Sarà rifatto il manto stradale di via Luminaria

Sarà rifatto il manto stradale di via Luminaria, l’importante arteria stradale che gli automobilisti che arrivano in città dall’autostrada percorrono per giungere sulla statale 114. E’uno degli atti approvati la mattina di San Silvestro dalla giunta municipale Bonaccorsi. Il tratto interessato dal rifacimento sarà quello di via Luminaria compreso tra l’incrocio con via San Matteo e la nazionale e i lavori saranno realizzati anche utilizzando una piccola parte (6mila euro) del fondo di riserva che la giunta Bonaccorsi ha accantonato. Il tratto immediatamente precedente di via Luminaria, prospiciente al casello, sarà interessato, nei prossimi mesi, dai lavori per la realizzazione della rotatoria; le operazioni di gara per appaltare i lavori sono in corso e si prevede che con altre due o tre sedute della commissione dovrebbe essere aggiudicato l’appalto.
La via Luminaria è una delle vie più trafficate di Giarre, soprattutto nei fine settimana d’estate, ed è anche una delle arterie stradali giarresi ridotte peggio, dissestata, per via delle numerose buche e del manto del tutto sconnesso. Via Luminaria è anche il biglietto da visita di Giarre, essendo anche la strada d’ingresso alla città per chi proviene dall’autostrada o da Santa Venerina: il suo rifacimento è desiderato da tutti quelli che sono costretti a percorrerla.  
L’ultimo giorno dell’anno scorso scadeva anche il termine per aderire all’avviso pubblico emanato dal Comune per raccogliere sponsor che finanziassero le  iniziative natalizie organizzate dall’amministrazione. Soddisfatto il sindaco Roberto Bonaccorsi per l’adesione di otto aziende a questo avviso: grazie al sostegno di queste ditte il Comune potrà pagare per intero l’albero di stelle di Natale che, per tutto il periodo natalizio, sta adornando la piazza Duomo. Le ditte in cambio ne riceveranno un ritorno pubblicitario oltrechè fiscale, essendo questo tipo di spese deducibili dal reddito di impresa o commerciale. 
Maria Gabriella Leonardi
Pubblicato sul quotidiano La Sicilia il 2 gennaio 2013