La Giunta adotta il "SalvaGiarre"

(foto di A.Guardalà)
La giunta Bonaccorsi ha deliberato l’adozione del piano di riequilibrio finanziario pluriennale “SalvaGiarre”, un atto che decide il futuro del Comune per i prossimi 10 anni. L’atto non riguarda tutta la gestione economica dell’ente ma identifica i fattori di squilibrio e le misure correttive. E’ un piano totalmente diverso da quello messo a punto durante la sindacatura Sodano ed è frutto dell’esperienza maturata da Bonaccorsi.
I capisaldi di riduzione della spesa del “SalvaGiarre” sono la dotazione organica del personale, la riduzione dei fitti passivi, delle spese di telefonia e di patrocinio legale.  In particolare, per quanto riguarda il personale è previsto il blocco del turn over, a eccezione del personale precario di cui si prevede la stabilizzazione nel 2015 e 2016. «Piuttosto che dare al Ministero e alla Corte dei conti un’elenco di tutte le voci di spesa dell’Ente – spiega il sindaco - mi sono concentrato su voci ben identificabili e quantificabili. Tutte le altre azioni dell’Ente che faremo e che, in parte, sono già state fatte, saranno ulteriori revisioni della spesa che elimineranno incertezza al piano conferendogli maggiore stabilità». Bonaccorsi, ad esempio, (a differenza dal passato) non ha ritenuto determinante ai fini dell’equilibrio del piano la vendita di beni comunali. Ma se un giorno saranno venduti dei beni dell’Ente i ricavi saranno usati per investimenti nella città.
Il sindaco precisa che il piano è fatto a legislazione vigente e la conditio sine qua non che permette l’equilibrio del piano è la stabilizzazione della fiscalità locale.
Una nota particolare la meritano le spese di telefonia che, in passato erano ripartite in numerosi capitoli di spesa, impedendo una visione d’insieme. Bonaccorsi ha accorpato tutte queste spese in due voci “Telefonia e reti” e nominerà un esperto per fare un report complessivo che servirà per rivedere i contratti in corso. «L’esperto – sottolinea il sindaco – sarà pagato in funzione dei risparmi e non costerà un centesimo all’Ente». Solo la dismissione di due contratti porterà al Comune un risparmio di 500mila euro l’anno.
Il piano prevede la riduzione della pressione fiscale a partire dal 2016 e negli anni seguenti, nonché la prosecuzione della lotta all’evasione. Per quanto riguarda la tassa sui rifiuti e il servizio idrico, «Il ministero e la Corte dei conti – ci ha spiegato il sindaco - chiedono la copertura al 100% del costo del servizio, per cui la possibilità di abbassare le tariffe dipenderà dalla nostra capacità di ridurre il costo del servizio».
Il piano dovrà essere approvato dal Consiglio comunale entro il 28 gennaio, e dunque sarà sottoposto all’esame prima degli organi ministeriali competenti e, in seguito, della Corte dei Conti.
Maria Gabriella Leonardi
Pubblicato sul quotidiano La Sicilia il 16 gennaio 2014