Il Consiglio approva il piano di riequilibrio pluriennale

Con 13 “sì” e 5 astenuti il Consiglio comunale ha approvato ieri il piano di riequilibrio pluriennale che determina il futuro di Giarre per i prossimi anni. A partire da ciò che riguarda la fiscalità che, come rilevato dal Collegio del revisori dei conti, crescerà sino al 2016 per poi diminuire negli anni successivi. Il Collegio dei revisori, presieduto da Daniele Fresta, ha dato parere favorevole al piano, rilevando solo alcune piccole incongruenze. I revisori hanno evidenziato come il piano della giunta Bonaccorsi sia molto diverso dal precedente, tiene conto delle novità normative e presenta un disavanzo di amministrazione molto più elevato per via del riaccertamento straordinario dei residui.
All’unanimità è stato approvato un emendamento del consigliere Orazio Scuderi per assegnare risorse destinate alle spese in conto capitale prioritariamente ad investimenti volti alla tutela della sicurezza pubblica. Scuderi ha portato, ad esempio, la necessità di realizzare l’illuminazione pubblica sulla via Damasco. Francesco Cardillo, presidente della commissione "bilancio", ha chiesto per il Consiglio un ruolo non solo quando si devono stabilire le entrate, ma anche quando ci sarà la possibilità di spendere e investire. Il Pdl, con Antonella Santonoceto ha rivendicato il merito di avere scelto le persone giuste per la guida della città. Pieno sostegno al piano da “Articolo 4” (secondo cui il piano è l’unica strada possibile), RilanGiarre, “Tutti per Giarre” e “Giarre Futura”. Salvo Camarda ha in più invitato la giunta a fare luce sulle cause delle attuali criticità dell’Ente.
Critica l’opposizione: Tania Spitaleri ha denunciato l’assenza di condivisione delle scelte da parte di un sindaco che«sa prendersi la scena» mentre Gabriele Di Grazia ha contestato l’impossibilità per il Consiglio comunale di incidere sul piano. Giannunzio Musumeci si è detto contrario alla scelta di articolare il piano in 10 anni piuttosto che 5. Patrizia Lionti, di Città Viva, ha chiesto l’istituzione di una commissione consiliare di indagine per la verifica delle responsabilità tecnico-amministrative che hanno generato lo status quo finanziario del Comune.
Il piano dovrà passare adesso al vaglio del Ministero dell'Interno e della Corte dei Conti. Si avrà certezza della sua adozione verso luglio.
Maria Gabriella Leonardi
Pubblicato sul quotidiano La Sicilia il 28 gennaio 2014