Ecco il piano di riequilibrio pluriennale

Il sindaco Roberto Bonaccorsi ha presentato in Consiglio il suo piano di riequilibrio pluriennale; la sua esposizione ha ricalcato quanto già annunciato nei giorni scorsi. Bonaccorsi  ha spiegato di avere valutato anche la possibilità di dissestare e di averla accantonata perché non avrebbe alleviato la fiscalità e non avrebbe permesso la stabilizzazione dei precari. Il sindaco
 ha precisato che nell’impostazione del piano si è basato su di un format collaudato già accettato dalla Corte dei conti e ha sottolineato che il piano è stato redatto basandosi sulla legislazione vigente, tra i presupposte su cui si basa il piano vi è, ad esempio, che le nuove imposte sulla casa e rifiuti portino al Comune lo stesso gettito delle tasse attuali.
Il piano individua i fattori di squilibrio e le misure individuate per raggiungere l’equilibrio; tra queste, innanzitutto la revisione della spesa per il personale: viene escluso ogni turn over optando, invece, per la stabilizzazione dei lavoratori precari. Le indennità di amministrazione e consiglieri sono già state ridotte del 30% e sono già state notevolmente tagliate le spese di telefonia, le spese legali e già l’Ente sta risparmiando sul fronte dei fitti passivi.
Nel piano è prevista la possibilità della dismissione del patrimonio immobiliare, ma nessuna vendita sarà necessaria per garantire l’equilibrio del piano, un passaggio questo che segna la differenza con quanto accaduto nel passato, quando gli equilibri di bilancio si basavano sulla vendita del patrimonio dell’Ente.
Altro aspetto importante concerne gli obiettivi del piano: «Gli obiettivi che ci stiamo ponendo – ha detto il sindaco – abbiamo voluto che fossero anche gli obiettivi che poniamo ai nostri dirigenti per la loro valutazione. Ci sembrava necessario che questo impegno fosse preso non solo dalla politica ma anche dai dirigenti del nostro Ente».
Questo piano dà la possibilità di rendere percebile da parte della città quali sono le necessità di questo Ente. A fronte di questo c’è una fase di riduzione della fiscalità che ritengo un ulteriore obbligo morale, con il dissesto non l’avremmo potuta fare».
Il dibattito sul piano si terrà lunedì prossimo. 
Maria Gabriella Leonardi
Pubblicato sul quotidiano La Sicilia i 26 gennaio 2014