Consiglieri comunali non riescono ad entrare in un parco comunale...

parco Don Milani - Trepunti di Giarre
Sono rimasti fuori dal parco “Don Milani” di Trepunti i consiglieri comunali che ieri hanno partecipato al sopralluogo programmato dalla IV commissione consiliare, presieduta da Angelo Spina.
La commissione sta compiendo una ricognizione di tutti i siti ove è prevista la nascita di nuovi chioschi, a seguito di un recente bando emanato del Comune che ha assegnato alcuni siti a privati concessionari. Scopo di questo tour è quello di capire a che punto sono i lavori e i tempi di realizzazione dei chioschi. La IV commissione, nelle scorse settimane, ha effettuato un sopralluogo nel parco “Chico Mendez”. Ieri è stata la volta del parco “Don Milani” ma i consiglieri hanno trovato qui un’amara sorpresa. Come riferisce, infatti, il presidente Spina, il concessionario era stato invitato dal dirigente comunale dell’area “Servizi tecnici”, Venerando Russo, ad aprire il parco in occasione del sopralluogo dei consiglieri. Ma il concessionario non si è presentato e lo stuolo di consiglieri comunali, insieme all’assessore ai parchi Salvo Patanè e al dirigente Russo non è potuto entrare nell’area a verde comunale.
Il parco si trova dinanzi alla piscina incompiuta di Trepunti. Dalla nazionale non si vede ma è molto ampio all’interno e se valorizzato potrebbe rappresentare una risorsa per la frazione.
Il bando emanato dal Comune prevedeva che il concessionario realizzasse e gestisse un chiosco dentro al parco, provvedendo anche alla pulizia, gestione e manutenzione degli spazi, del  verde e degli impianti presenti dentro l'area, oltre che alla custodia, apertura e chiusura al pubblico del parco tutti i giorni.
«Abbiamo verificato – afferma Spina – che all’interno del parco nessun lavoro è stato eseguito, il parco è tuttora nel degrado e, inoltre, il dirigente ci ha detto che sino ad oggi non è arrivato al Comune alcun progetto per la costruzione del chiosco.
Abbiamo, quindi, chiesto all’arch.Russo di inviare una diffida al concessionario in modo che entro 30 giorni provveda ad inviare il progetto per potere avviare i lavori. Vogliamo che questo parco sia aperto per l’estate.
Lo scopo del bando per la realizzazione di nuovi chioschi era quello di assicurare la manutenzione degli spazi a verde e di creare posti di lavoro ma se un’azienda dopo avere partecipato smette poi di essere interessata si faccia, allora, da parte e dia spazio agli altri».
Maria Gabriella Leonardi
Pubblicato sul quotidiano La Sicilia l'11 gennaio 2014