L'anno prossimo i giarresi pagheranno un canone idrico meno caro: cosa fare per ridurlo ulteriormente

Sul canone dell’acqua 2012, che i giarresi stanno pagando adesso, l’amministrazione Bonaccorsi non ha potuto che dare seguito al raddoppio disposto dal precedente sindaco e inviare le bollette nelle case dei giarresi. Per il canone dell’acqua 2013 (che gli abitanti di Giarre pagheranno l’anno prossimo, probabilmente verso la fine del 2014) il sindaco Bonaccorsi è intervenuto e, come annunciato nei giorni scorsi in Consiglio comunale, ha dimezzato l’aumento disposto dall'ex sindaco Sodano. L’anno prossimo, quindi, i giarresi pagheranno il 25% in meno rispetto a quanto stanno pagando adesso. Il primo cittadino ha dichiarato nei giorni scorsi di avere rivisto i costi del servizio e che il lavoro compiuto permetterà di far chiarezza anche sui costi e sulla tariffa stabilita dalla passata Amministrazione con la determina n.75/bis del 31 ottobre 2012. 
La riduzione del canone idrico che si pagherà l’anno prossimo è una buona notizia ma, di certo, i giarresi si aspettavano non solo il dimezzamento, ma il totale azzeramento dell’aumento disposto dalla famigerata determina sindacale 75-bis.
In proposito il sindaco Bonaccorsi ci ha spiegato che non era possibile ridurre ulteriormente il canone in quanto bisognava fare quadrare i conti. Cosa si può fare, quindi, per abbassare ulteriormente il canone di un servizio così importante? Come ci ha spiegato lo stesso primo cittadino, tra le voci di spesa del servizio idrico una voce molto rilevante è quella relativa al costo dell’energia elettrica: in alcuni mesi dell’anno, infatti, al Comune, pur avendo dei pozzi, addirittura converrebbe acquistare l’acqua dai privati piuttosto che prelevarla direttamente. I privati, infatti, sostengono costi minori in quanto captano l’acqua a cascata. Il Comune di Giarre, invece, dai suoi pozzi attinge l’acqua attraverso un sistema di sollevamento e per questo sostiene maggiori costi.
L’analisi delle voci di spesa del servizio idrico, comunque, passerà al vaglio della III commissione consiliare “Bilancio”, così come aveva chiesto, nei giorni scorsi, il consigliere Gabriele Di Grazia. «A breve dedicheremo alcune sedute per verificare i costi del servizio idrico – ci ha dichiarato il presidente della III commissione Francesco Cardillo -. Nella recente assemblea pubblica sull’aumento del canone idrico sono state sollevate delle questioni che interessano i cittadini ed è giusto fare chiarezza su questi costi». 
Maria Gabriella Leonardi
Pubblicato sul quotidiano La Sicilia il 3 dicembre 2013