Giarre, commissione sanità chiede servizio radiologico pubblico e l'"accentramento" della guardia medica e del Ppi

Il poliambulatorio di corso Sicilia dove già si trova
l'ambulanza del 118e e dove potrebbero essere trasferiti la
la guardia medica e il Ppi
I servizi del distretto sanitario di Giarre sono stati al centro di un incontro tenutosi ieri mattina tra il direttore del distretto sanitario, Ignazio Gambino, e la commissione consiliare d’indagine sull’ospedale e il distretto santiario di Giarre, presieduta da Gianni Gulisano. «Il dott. Gambino – riferisce il presidente della commissione, Gulisano - ci ha presentato un resoconto di tutti i servizi del distretto: il poliambulatorio che si trova presso l’Inam, il Pta, il consultorio, la guardia medica, e il Punto di pronto intervento Ppi. 
E’ emersa volontà sia del direttore che nostra di cercare di migliorare l’offerta sanitaria territoriale, visto che l’offerta sanitaria dell’ospedale è ridotta. Abbiamo chiesto l’attivazione di un servizio di gastroenterologia (assente nell’ospedale) e anche l’attivazione a Giarre di un servizio di radiologia del tutto assente a Giarre». Quest’ultimo è un aspetto particolarmente importante: in città non esiste nè un apposito servizio pubblico di radiologia né studi medici esterni convenzionati. I pazienti del distretto di Giarre sono quindi costretti a recarsi in altri distretti per effettuare una radiografia presso una struttura pubblica o convenzionata. L’unico servizio pubblico esistente è solo uno screening mammografico effettuato presso l’ex Inam che, come riferisce la commissione, è anche molto apprezzato.
I consiglieri hanno, inoltre, evidenziato che sia la guardia medica che il Ppi sono decentrati rispetto alla città e, dato che sono allocati all’interno dell’ospedale, si crea confusione tra i pazienti che, una volta giunti nel nosocomio, spesso pensano di dovere andare nel pronto soccorso.
Riscontri positivi sono emersi riguardo alla funzionalità del Pta, ove però, sarebbero necessarie altre stanze per attivare altri servizi.
Anche per questo la commissione consiliare d’indagine ha chiesto di potere "accentrare" la guardia medica e il Ppi allocandoli o all’interno del vecchio ospedale di via Pirandello o, meglio ancora, nei locali dell’ex Inam di corso Sicilia, ove già si trova il 118. Trasferendo la guardia medica e il Ppi si potrebbero liberare delle stante che potrebbero essere utilizzate dal Pta.
Maria Gabriella Leonardi
Pubblicato sul quotidiano La Sicilia il 10 dicembre 2013