Giarre, assessore e agenti di polizia municipale mettono fine al corto circuito di comunicazione

m.g.l.) E chiarimento fu tra l’assessore alla polizia municipale Salvo Patanè e tutti gli agenti, grazie a un incontro avvenuto alla presenza del comandante Maurizio Cannavò. 
Nei giorni scorsi tra i vigili urbani si era creato il malcontento per via di un ordine di servizio che faceva seguito ad un atto di indirizzo dell’assessore Patanè. Dell’esito dell’incontro avuto con gli agenti l’assessore si dice soddisfatto: «Abbiamo fatto - dice - un ragionamento a 360° che è andato aldilà dell’ordine di servizio che ha interpretato, in modo singolare, il mio atto di indirizzo. Si è trattato di un corto circuito di comunicazione. Ho chiesto agli agenti un controllo più capillare del territorio soprattutto volto ad arginare l’ambulantato abusivo. Come tecnicamente giungere a questo obiettivo non devo essere io a dirlo. Ho chiesto una presenza costante in tutta le parti della città, attraverso delle turnazioni. Il vigile non deve intervenire solo quando vi è un ingorgo, il suo ruolo va oltre, è un presidio di legalità, svolge una funzione sociale. Inoltre, lavorando sulla strada hanno il polso della situazione e possono aiutare l’amministrazione ad avere dei feed back dalla città».  
Maria Gabriella Leonardi
Pubblicato sul quotidiano La Sicilia il 4 dicembre 2013