Emanuele Macaluso a Giarre per presentare il suo libro

L’illustre politico, giornalista e sindacalista italiano Emanuele Macaluso è stato presente a Giarre per presentare il suo libro “Comunisti e riformisti – Togliatti e la via italiana al socialismo”. L’incontro è stato organizzato, nella sala Messina, dalla fondazione “Nuovo Mezzogiorno”, presieduta da Salvo Andò.
Per l’insigne politico di "sinistra" ne è rimasta poco nei partiti e nel Partito Democratico, mentre è  rimasto molto nella storia, nella società e anche nei giovani . «I giovani – ha detto - stanno riscoprendo una sinistra che ha avuto un ruolo essenziale nel fare la Costituzione, la Repubblica e oggi sono interessati a capire perché questa sinistra non ha più il ruolo che ha avuto in passato e perché non è possibile ricostruire una sinistra con una sua identità, come accade in tutta Europa. In Italia invece non c’è una sinistra che si richiama alla storia del socialismo europeo e italiano. Penso che anche questo mio libro che racconta parte di questa storia, di cosa è stato il partito comunista, e anche quali sono stati i suoi errori, credo che serva perché possa essere una seminagione nelle nuove generazioni: la sinistra non può non avere un’anima, un’identità e un partito. Essa esiste perché aspira all’eguaglianza delle donne con gli uomini, tra i popoli, tra i cittadini nei posti di partenza, perchè tutti abbiano uguali possibilità di andare avanti o di non andare avanti, in base alle proprie capacità. Credo che questa esigenza sia insopprimibile e che la sinistra tornerà ad avere un ruolo».
«Macaluso scrive molto ma scrive bene» ha commentato l’on.Salvo Andò che ha sottolineato: «La ricostruzione che Macaluso fa della storia della Repubblica, con particolare attenzione ai problemi della contemporaneità, è un contributo prezioso. Penso ai giovani che poco sanno di questa parte della storia italiana. Per loro potere incontrare i protagonisti, porre loro delle domande, a mio giudizio, è molto importante per recuperare alla politica il mondo giovanile».
Maria Gabriella Leonardi
Pubblicato sul quotidiano La Sicilia l'8 dicembre 2013