Comune costretto a far pagare entro dicembre la terza rata della Tares

Sotto l’albero il saldo della Tassa sui rifiuti e servizi. E’ accaduto a Giarre, come altrove: alla vigilia di Natale è stato recapitato ai giarresi l’avviso di pagamento relativo al saldo della Tares, insieme alla maggiorazione riservata allo Stato, il tutto accompagnato da una lettera del dirigente pro tempore dell’area VI “Gestione entrata”, Pina Leonardi. La lettera spiega gli importi dovuti, distinguendo la quota di competenza comunale, che si può pagare entro fine mese, e la maggiorazione Tares riservata allo Stato, che ha scadenza di pagamento 16 dicembre 2013.
Già ieri alla posta in tanti facevano la fila anche per pagare questa tassa. «Era nostra intenzione riscuotere questa terza rata a febbraio – spiega il sindaco Roberto Bonaccorsi – ma la circolare del Ministero dell’economia e delle finanze 10/DF del 2 dicembre 2013, che ha smentito una precedente circolare di agosto, ci ha obbligato ad emettere i pagamenti entro il 31 dicembre».
Il pagamento a febbraio sarebbe stato un piccolo aiuto per i giarresi che quest’anno stanno dovendo pagare un canone idrico raddoppiato e l’Imu per la seconda casa al massimo. Inoltre, mentre in passato i giarresi hanno pagato la Tares tramite bollettino postale, adesso la pagheranno tramite F24 che ha il vantaggio di potere essere pagato an che in banca.
Nella lettera che stanno ricevendo i giarresi  viene precisato che, nella quota di Tares di competenza del Comune, l’importo dovuto è inferiore del 10% rispetto a quanto pagato di Tarsu nel 2012. E viene anche precisato che “Stante l’improrogabilità della scadenza del pagamento del saldo della Tares, prevista nella circolare MEF 10/DF del 2 dicembre 2013, siamo stati impossibilitati a stornare la quota parte di rimborso del 2013 (2,5%) per l’eccedenza di pagamento del tributo del 2012”, tuttavia questa quota “Insieme alla quota di rimborso relativa al 2014 (ulteriore 2,5%) sarà stornata nel pagamento della prima rata relativa al 2014.
In caso di variazione della situazione negli immobili occupati e/o detenuti, i cittadini possono rivolgersi all’ufficio tributi del Comune, che si trova in viale Federico II di Svevia al primo piano.
Maria Gabriella Leonardi
Pubblicato sul quotidiano La Sicilia il 28 dicembre 2013