Andò e Vitale annunciano di volere impugnare qualche atto relativo alla determina 75bis che ha raddoppiato il canone idrico

«Stiamo valutando la possibilità di impugnare qualche atto legato alla determina sindacale 75 bis con cui è stato raddoppiato il canone dell’acqua». E’ l’annuncio che ieri ha fatto il prof.Salvo Vitale nel corso della conferenza stampa, organizzata insieme all’on.Salvo Andò, nella sede dell’associazione “Per un’altra Giarre”, per parlare delle irregolarità del bilancio consuntivo 2012, approvato, qualche giorno fa, dal Consiglio comunale.
L’on. Andò, riguardo al servizio idrico, ha parlato di alcune circostanze false imputate nel costo del servizio e che il raddoppio si poteva evitare, anche perché occorre «commisurare gli interessi tra chi paga i sacrifici del dissesto e chi paga i sacrifici del dissesto evitato». Secondo Andò l’amministrazione tende ad abusare della credulità popolare, il Consiglio ha approvato il consuntivo 2012 a scatola chiusa e a fronte dei rilievi posti dai revisori dei conti non sono stati chiesti dei chiarimenti.
Salvo Vitale è poi entrato nel dettaglio dei conti del bilancio consuntivo: «Pensavamo si potesse assistere a una sessione di bilancio, non si era mai vista l’approvazione di un consuntivo in un pomeriggio! I consiglieri non hanno capito cosa hanno votato perchè non hanno ricevuto la documentazione necessaria per esprimere un giudizio. Ho sentito parlare di pressioni esercitate dal segretario, ma tutta la documentazione deve essere depositata almeno 20 giorni prima».
Nel dettaglio dei costi dei servizi,  Vitale ha rilevato delle difformità tra il conto del bilancio, la relazione della giunta e la relazione dei revisori. Per quanto riguarda la tassa sui rifiuti,
Vitale ha affermato che il Comune ha sempre incassato più di quanto ha speso e che vengono, da anni, fatti dei “giochetti contabili” per coprire queste entrate sempre superiori.
Sul servizio idrico, Vitale ha rilevato come il costo dell’acqua nel 2011 sia aumentato del 181% e si è detto rammaricato per l’impossibilità dei consiglieri di poterne: «La convocazione del Consiglio comunale è stata improvvisa, si continua a gestire la cosa pubblica così come è avvenuto nell’ultimo decennio». Poi ha invitato i consiglieri comunali vicini a “Per un’altra Giarre” a chiedere copia di tutti gli impegni di spesa. Tra le irregolarità del bilancio, secondo Vitale, anche l’uso anomalo della voce “servizio conto terzi”, dietro cui si inserirebbero le liquidazioni delle parcelle di avvocati e gli incarichi alle ditte per la pulizia della cenere vulcanica, un artificio per non sforare il patto di stabilità.
Maria Gabriella Leonardi
Pubblicato sul quotidiano La Sicilia il 14 dicembre 2013