Acireale, finta commessa di farmacia truffa anziane

Anziani state attenti: una donna che si spaccia per commessa di una farmacia è riuscita a raggirare e derubare due anziane signore. L’ultimo caso è avvenuto la settimana scorsa. Un’anziana si era recata in una farmacia del centro di Acireale per acquistare dei medicinali. Uscita dalla farmacia una donna la segue sino a casa e riesce anche ad entrare sin dentro il condominio in cui abita l’anziana signora, che non ha sospettato nulla. Con fare gentile la donna si presenta all’anziana dicendole di essere una commessa della farmacia in cui la signora si era appena recata e le “ricorda” un fantomatico sconto sui farmaci di cui l’anziana avrebbe potuto usufruire versando una quota di 50 euro. Con il suo fare affabile e accattivante la finta commessa riesce a conquistare la fiducia dell’anziana donna che la fa pure entrare in casa. La nonnina vive da sola. Dentro casa, la finta commessa dice alla signora di conoscere i dolori di cui soffre e le propone, quindi, di farle alcuni massaggi. L’anziana, ancora una volta, le crede. Per agevolare i massaggi, la truffatrice chiede alla donna di togliersi la collana, perché dà fastidio ai movimenti. E anche in questo caso la signora acconsente alla richiesta della donna. Finchè suona il telefono di casa e la finta commessa, approfitta del momentaneo allontanamento dell’anziana nell’altra stanza. Avendo avuto modo di vedere dove la signora teneva i soldi, la truffatrice porta via tutto quanto la signora aveva messo da parte per pagare le tasse, oltre che la collana che le aveva fatto togliere.
La nonnina al suo ritorno, non trovando né la pseudo commessa, né i soldi, è tornata in farmacia a cercarla. E qui scopre l’amara verità: quella commessa non esiste ma la signora era la seconda mal capitata, la finta commessa aveva, infatti, già raggirato un’altra anziana cliente della farmacia, sempre allo stesso modo, approfittando della buona fede di anziane signore sole.
La signora ha sporto denuncia ai Carabinieri.
Maria Gabriella Leonardi
Pubblicato sul quotidiano La Sicilia il 10 dicembre 2013