Giarre, un'assemblea di confcommercio per rilanciare la città

Erano tanti, mercoledì sera, ad affollare la sala Messina, l’ex pescheria di via Calderai, per partecipare all’assemblea pubblica indetta dalla Confcommercio del presidente Armando Cutuli. Una sorta di chiamata alla armi, per uscire dall’indifferenza e rimboccarsi le maniche per la città. Non a caso l’incontro è stato aperto con la lettura di un brano di Gramsci in cui incipit era “Odio gli indifferenti”. In prima fila presenti i sindaci di Giarre e di Riposto, Bonaccorsi e Caragliano, e le forze dell’ordine.
Cutuli, con toni forti e decisi, ha elencato le mutilazione che ha subito Giarre negli ultimi anni, ha parlato delle centinaia di posti di lavoro che il settore commerciale ha perso nell’indifferenza generale. Tra i colpevoli, il sistema dei centri commerciali, precisando che un centro commerciale è utile ma nella Sicilia orientale si è superato ogni limite permettendo la concentrazione di decine di centri commerciali. «Quando in una città si spegne la luce di un negozio –  ha detto Cutuli – si toglie un presidio alla città e posti di lavoro. Quando apre un centro commerciale è un costo per la collettività».  Cutuli ha auspicato che dalla vecchia pescheria parta un messaggio di democrazia partecipata di periferia e che le associazioni promuovano iniziative per rilanciare la città. Il presidente della Confcommercio ha anche auspicato l’unificazione dei due centri di Giarre e Riposto perchè la loro unione avrebbe evitato al territorio la sottrazione di tanti servizi.
Diverse anche le proposte avanzate: dal rilancio della produzione tipica agricola (a partire dalla patata di Giarre), alla valorizzazione del turismo, sfruttando la capacità attrattiva dell’Etna. E poi la realizzazione di itinerari all’interno della città come un percorso per conoscere i palazzi Liberty, o un itinerario per la riscoperta delle edicole votive. Cutuli ha anche proposto una fiscalità di vantaggio per chi ristruttura i prospetti dei palazzi delle vie principali. E sul costituendo libero consorzio il presidente dell’associazione commercianti è stato chiaro: «Non c’è altra soluzione a Giarre capofila, faremo le barricate!».
Maria Gabriella Leonardi
Pubblicato sul quotidiano La Sicilia il 29 novembre 2013