Giarre, il Tribunale per i diritti del malato di Giarre ottiene un chiarimento dall'assessorato regionale che rassicura le famiglie dei disabili psicofisici, un centinaio solo i disabili giarresi

Possono tirare un sospiro di sollievo le famiglie che al loro interno hanno un familiare con ritardi psicofisici che esegue terapie riabilitative in regime seminternato presso Centri di riabilitazione convenzionati: l’assessorato regionale alla salute ha chiarito che non sono tenuti a corrispondere l’assegno di accompagnamento per le terapie che vengono eseguite in regime di seminternato.
La vicenda ha avuto inizio a ottobre, a seguito di un decreto dell’assessorato regionale alla salute che
ha indicato gli importi delle rette che le Asp devono corrispondere ai Centri di riabilitazione convenzionati in base alle tipologie di prestazioni effettuate dai pazienti: internato, internato grave, seminternato e seminternato grave. Il decreto affermava testualmente: «La retta dovrà essere corrisposta interamente dall’Asp al Centro di riabilitazione convenzionato. L’Asp provvederà successivamente a rivalersi nei confronti del Comune di residenza dell’assistito per il recupero della quota a carico dell’Ente locale. I soggetti invalidi civili beneficiari di “assegno di accompagnamento” sono tenuti alla corresponsione dello stesso assegno  mentre la restante parte della quota di compartecipazione rimane a carico del Comune».
Le famiglie dei seminternati sono andate in allarme visto che i loro familiari effettuano terapie riabilitative presso Centro convenzionati ma vivono in famiglia e le spese di cui necessitano gravano sul bilancio familiare. Il presidente del Tribunale per i diritti del malato di Giarre, Giuseppe Patanè, afferma che anche i Centri di riabilitazione della zona erano pronti a fare ricorso contro il decreto assessoriale, temendo che le famiglie sospendessero le terapie dei loro parenti a causa di questo aggravio di spese. Il presidente Giuseppe Patanè, tramite il segretario regionale del Tribunale per i diritti del malato, Giuseppe Greco, si è rivolto all’assessorato regionale alla sanità per ottenere un chiarimento. A seguito di questa richiesta l’assessore Borsellino ha chiarito che solo i pazienti internati devono corrispondere l’assegno di accompagnamento e non i seminternati. Solo a Giarre i disabili psicofisici seminternati sono un centinaio ma questo chiarimento vale per tutta la Sicilia.
Maria Gabriella Leonardi
Pubblicato sul quotidiano La Sicilia il26 novembre 2013