Se sarà possibile i posti letto di medicina nell'ospedale di Giarre passeranno dagli attuali 11 a 15

Un corridoio dell'ospedale di Giarre (foto da Instagram)
Portare i posti letto di medicina dagli attuali 11 a 15. Se sarà possibile, è quanto si prefigge la direzione dell’ospedale “S.Isidoro e S.Giovanni di Dio”. Se n’è parlato ieri nel corso di un sopralluogo che la commissione consiliare d’indagine sull’ospedale, presieduta da Gianni Gulisano, ha effettuato nel nosocomio di via Forlanini ove ha incontrato il direttore del presidio di Acireale e Giarre, Giuseppe Spampinato, e il coordinatore sanitario del distretto ospedaliero Ct1, Maria Di Franco. 
Attualmente, com’è stato spiegato ai consiglieri, nei locali della medicina si trovano anche i 4 posti di cardiologia che vengono però seguiti da cardiologi. Il trasferimento sarebbe dovuto solo a «una razionalizzazione degli spazi e del personale», come ha precisato il direttore Spampinato che ha anche aggiunto che in tutta l’Asp i posti letto di cardiologia si trovano nei locali della medicina, tranne che nel calatino.
Ma l’incontro ha preso in esame tutta l’attività dell’ospedale: «La commissione è un organo politico – rimarca il presidente Gulisano –  il nostro interesse  è quello che il territorio abbia servizi efficienti e che la gente sappia cosa è possibile avere come offerta sanitaria».
Il direttore Spampinato a riprova della volontà di non dismettere la struttura ospedaliera giarrese ha parlato delle notevoli somme che vi sono state spese:  «Mi ero impegnato a rendere sia la medicina che la psichiatria attive e funzionanti – ha detto - e così è stato fatto. C’è poi una parte molto ampia dell’ospedale non agibile, ma in questo caso sono necessarie ingenti risorse». Riguardo alla piastra chirurgica il direttore ha riferito che si effettuano interventi programmati di ortopedia, otorino e chirurgia, 5 giorni la settimana, tranne il sabato e la domenica; il mercoledì le sale operatorie attive sono due e il tutto risponde alle richieste.
I consiglieri hanno interpellato la direzione anche sulla gastroenterologia, che non c’è più, e si sono riservati di riparlarne, come anche degli ambulatori di ginecologia, quando riceveranno la carta dei servizi di Acireale e Giarre. «Ci è stato riferito che la diagnostica radiologica  sarà implementata col servizio di telemedicina – aggiunge Gulisano – inoltre, dovrebbe partire un progetto dell’Asp che coinvolgerà Giarre per la diagnostica ecografica».   
Ma le maggiori attese della popolazione si riversano sul pronto soccorso: «Ci è stato riferito che il pronto soccorso giarrese non fa parte della rete delle emergenze,  è di tipo generale e per le emergenze gravi bisogna afferire ad altre strutture – spiega Gulisano -. Dei disguidi però sorgono perché la rete del 118 ha molte ambulanze senza medico a bordo e quest’ultime portano un paziente nel pronto soccorso più vicino. Ma questo è un problema che deve essere risolto a livello regionale».
Consiglieri e direzione sanitaria si rincontreranno non appena sarà disponibile la carta dei servizi, più o meno tra un mese.
Maria Gabriella Leonardi
Pubblicato sul quotidiano La Sicilia il 31 ottobre 2013

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