Il comitato "Diamoci una zampa" risponde alle critiche di alcuni vicini. Sostegno dagli assessori.

il parco degli Eroi di Giarre. Parte del parco è adibito ad area di sgambamento
Il comitato cittadino “Diamoci una zampa”, che gestisce l’area di sgambamento all’interno del parco degli eroi, ieri pomeriggio ha tenuto una conferenza stampa per chiarire l’attività dell’associazione, soprattutto a seguito di alcune proteste levate da alcuni vicini e di una petizione presentata al Comune. Il presidente Dino Grasso sottolinea come la collaborazione tra pubblico e privato sia prevista dalla legge: «Il Comune – dice - in assenza di fondi concede delle aree a delle associazioni che, a costo zero per il Comune, le mantengono pulite. L’associazione però sostiene delle spese». “Diamoci una zampa”, ad esempio, ha pagato il montaggio della rete di recinzione che era stata acquistata dal Comune per delimitare l’area. Anche la tratturazione, le insegne e la sistemazione delle fontane sono state pagate dal comitato. E tra una cosa e l’altra il comitato ha speso circa 900 euro, in compenso l’area è pulitissima: «L’ingresso non è a pagamento – ribadisce Grasso rispondendo a chi avanza critiche - abbiamo previsto una quota di 50 euro per diventare socio del comitato, una quota singola, non annuale, che va nel fondo cassa: quando finiranno i soldi ci autotasseremo».
A suscitare proteste di alcuni vicini vi sarebbero anche gli abbai dei cani durante la notte. Grasso spiega che l’ultimo socio entra nel parco verso le 21,30, ma è possibile che dei cani, a notte fonda, entrino nella porzione di parco aperta al pubblico. Cosa intende fare il Comune? «Stiamo facendo un bando pubblico di interesse – afferma l’assessore ai parchi Salvo Patanè – chi vuole adottare uno spazio verde potrà adottarlo attraverso una convenzione con il Comune. In un caso come questo sarebbe bene che la notte il parco resti chiuso e la mattina qualcuno si prenda la briga di aprirlo. Se ci sono persone che adottano spazi come questo significa che nella città la responsabilità è condivisa. Questo è l’orientamento che si segue in tutte le città ove vi sono tanti spazi verdi con una manutenzione deludente». «Quest’area è un fiore all’occhiello per la città – dice l’assessore alle politiche animaliste Piera Bonaccorsi - quel minimo che viene chiesto dall’associazione è giusto. Vogliamo incentivare le adozioni di cani attraverso una serie di agevolazioni e servizi e a giorni verrà proposta alla giunta una delibera in tal senso: il canile costa parecchio, vi abbiamo portato 45 cani che costano, ciascuno all’anno, circa 1300 euro».
Maria Gabriella Leonardi
Pubblicato sul quotidiano La Sicilia il 2 ottobre 2013

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