Giarre, l'isola ecologica a Sciara dove una volta c'era la discarica

Nel piano rifiuti elaborato dal Comune, il sito individuato per realizzarvi l’isola ecologica è quello dell’ex discarica di Sciara. Ne ha parlato il vicesindaco e assessore all’ecologia Salvo Patanè nel corso dell’ultima seduta di Consiglio comunale. Il vicesindaco ha ricordato che un’isola ecologica non è una discarica e ha portato l’esempio dell’isola ecologica di Zafferana Etnea. Negli anni scorsi, il precedente Consiglio comunale per la realizzazione dell’isola ecologica aveva individuato un altro sito che si trova a Trepunti nei pressi della zona artigiana. Tuttavia, per quest’altro sito era necessaria la Vas, la Valutazione ambientale strategica; era stata presentata apposita richiesta alla Regione per ottenerla, ma la procedura si è poi arenata. «Per individuare qualunque altro sito – spiega Patanè – è necessaria una variante urbanistica, il sito di Sciara, invece, ha già questa destinazione.  L’area di Trepunti è stata soggetta ad una variante urbanistica. Queste varianti, a loro volta, sono soggette a due procedure: o la Vas, o una valutazione che attesta che non è necessaria la Vas. Questa richiesta è stata inviata alla Regione dalla precedente amministrazione ma poi è stata abbandonata e nessuno sa che fine ha fatto. Nel momento in cui noi dovevamo necessariamente prevedere un’area disponibile per realizzarvi un’isola ecologica potevamo pensare ad un’area della quale non sappiamo quanto tempo sarà necessario per concludere l’iter?». I consiglieri di opposizione Spitaleri e Musumeci hanno rivendicato in queste scelte il ruolo di indirizzo del Consiglio comunale.
Il vicesindaco Patanè ha spiegato che nel 2012 a Giarre è stato differenziato appena il 4,85% dei rifiuti: l’obiettivo che si prefigge l’amministrazione Bonaccorsi è di portare la differenziata al 65%. Attualmente, in questa fase di transizione tra la chiusura delle Ato e l’istituzione delle Aro (Giarre è Aro a sé) il servizio delle ditte che stanno lavorando è prorogato sino al 14 gennaio.
Il Consiglio ha anche approvato una mozione sull’ottimizzazione del funzionamento dello Sportello unico per le attività produttive, presentata dalla IIª commissione consiliare. Al momento, infatti, come ha rilevato la presidente della IIª commissione, Patrizia Caltabiano, al Suap si lavora nella confusione e nella sovrapposizione di competenze.
Maria Gabriella Leonardi
Pubblicato sul quotidiano La Sicilia il 9 ottobre 2013

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