Giarre, Cgil: "Siano favorite le nuove ditte che gestiscono il servizio rifiuti".

Le nuove aziende subentrate nella gestione del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti stanno onorando gli impegni presi con i lavoratori, malgrado non possano al momento ricevere per intero le quote versate dai Comuni: queste aziende siano in qualche modo aiutate. A lanciare questo appello è Alfio Leonardi, coordinatore della Funzione pubblica Cgil a livello territoriale e componente del direttivo regionale “Igiene ambientale” sempre della Cgil. “Da quando è avvenuto il passaggio alle nuove ditte - spiega Alfio Leonardi - i lavori si stanno eseguendo con regolarità: le città sono pulite e il servizio è accettabile. Ma sui Comuni pesano i debiti contratti dalle vecchie amministrazioni e l'Ato ancora sta ancora operando per chiudere tutte le partite ancora aperte. I Comuni, quindi, al momento, non stanno pagando direttamente le ditte che espletano il servizio. Quando effettuano i pagamenti - continua Leonardi - l'Ato non è nelle condizioni di potere versare tutta la rata alle nuove aziende in quanto se ne deve trattenere una parte per saldare debiti arretrati. Le nuove ditte, quindi, si trovano in difficoltà nel pagare gli stipendi ai lavoratori”. Il sindacalista puntualizza: “Ci sono ditte serie che hanno stabilito un buon rapporto con i dipendenti e che stanno anticipando le some, come, ad esempio, la Geotec, che lavora a Riposto e a Giarre, che ha anticipato gli stipendi pur non avendo ricevuto tutta la rata. In tal modo sta dando prova di sensibilità verso i lavoratori e sta tenendo fede agli impegni con gli stessi. Altre ditte, invece, purtroppo, sono in ritardo con i pagamenti dei salari”.
Insomma, la coperta è corta e tra debiti pregressi e spese attuali sia fa fatica a soddisfare, in tempi congrui, tutti i creditori. Dal punto di vista dei sindacati, innanzitutto, va salvaguardato il diritto dei lavoratori, padri di famiglia, a potere portare ogni mese lo stipendio a casa.  “Vorrei chiedere i sindaci - auspica Alfio Leonardi - di sensibilizzare l’Ato chiedendo di venire incontro alle nuove aziende”. Insomma, una difficile mediazione tra creditori; il tutto nell’attesa che la gestione del servizio di nettezza urbana passi nella gestione dei Comuni che così, torneranno ad occuparsi sia della riscossione della tassa che finanzia il servizio rifiuti, sia della gestione dello stesso.
Maria Gabriella Leonardi
Pubblicato sul quotidiano La Sicilia il 20 ottobre 2013

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