Bambini da 0 a 3 anni e anziani ultra65enni non autosufficienti: il Distretto socio-sanitario di Giarre inizia a rilevare i bisogni di assistenza

Giarre è primo Comune ad avere avviato la ricognizione e l’iter previsto dai Piani d'azione e coesione (Pac). A dirlo è Maurizio Attanasio, segretario territoriale della Cisl. Ieri Attanasio, insieme a Giacomo Rogazione, della segreteria provinciale della Fnp Cisl di Catania, e al responsabile zonale Mario Cocuccio, ha partecipato a un incontro tenutosi in Municipio tra i rappresentanti del Distretto socio-sanitario di Giarre, l’Asp e le parti sociali.  L’assessore alle politiche sociali di Giarre, Giovanni Finocchiaro, spiega: «Abbiamo avviamo un’indagine conoscitiva per rilevare le esigenze che ci sono nei territori in merito all’assistenza all’infanzia e agli anziani ultra65enni non autosufficienti. Non abbiamo, infatti, al momento contezza delle esigenze esistenti. Alla luce dei dati che raccoglieremo, a partire dall’ 1 novembre, inizieremo a progettare. La scadenza per la presentazione dei progetti è il 14 dicembre».
La Cisl si dice molto soddisfatta del lavoro svolto. «Sono stati approvati due avvisi pubblici – dice Attanasio - : uno è a favore dei minori da zero a 3 anni. I Comuni adesso dovranno raccogliere le esigenze del distretto riguardo ad asilo nido o ad assistenza a bambini in questa fascia di età. Il secondo avviso è, invece, a favore degli anziani ultra65enni non autosufficienti. Bisognerà fare una mappatura di tutto il distretto relativamente ai bisogni di assistenza integrata sociosanitaria ed, eventualmente, di ausili non riconosciuti dall’Asp. A questo importante lavoro si è giunti attraverso una significativa concertazione - sottolinea Attanasio - che ci ha visti come attori principali e come unico sindacato che ha fornito contributi importanti. Siamo soddisfatti del lavoro che si sta facendo anche perché sono stati rispettati i tempi di marcia. Abbiamo chiesto a tutte le amministrazioni presenti una concertazione con i territori e di dare massimo risalto a queste informazioni».
Maria Gabriella Leonardi
Pubblicato sul quotidiano La Sicilia l'1 ottobre 2013

Commenti