I passi compiuti dall'Ipab casa di riposto "L.Marano"

Grandi passi compiuti negli ultimi e concrete possibilità di ampliamento dell’offerta di servizi. Si può sintetizzare così la relazione conclusiva presentata al sindaco dal presidente dell’Ipab “Casa di riposto Leonardo Marano” Salvo Pistorio, a conclusione del proprio mandato.
l'interno dell'Ipab casa di riposo "Leonardo Marano"
La “Marano” è l’unica Ipab del circondario dedicata agli anziani, una ventina circa quelli che ospita. Il Cda uscente al suo insediamento, nel 2007, ha trovato un disavanzo di amministrazione di circa 345mila euro; una situazione che ha portato il Cda a dovere compiere un’opera di risanamento effettuando risparmi sul personale, trasformando dei contratti da tempo pieno a tempo parziale, riducendo il personale amministrativo ed esternalizzando servizi. «Abbiamo ridimensionato la spesa corrente, ma il debito ereditato rimasto– spiega Pistorio –. Abbiamo anche effettuato una ricognizione patrimoniale ma il patrimonio dell’ente non può essere dismesso se non per il recupero edilizio. Per questo abbiamo preferito attendere una legge che consenta, invece, di dismettere il patrimonio per risanare i debiti».
Malgrado le difficoltà economiche, sono notevoli i risultati raggiunti dall’Ipab: nel 2012 l’ente si è  accreditato presso l’assessorato regionale alla famiglia e questo ha permesso di stipulare le convenzioni con i comuni e di essere iscritti all’albo regionale delle case di riposo. L’Ipab si è accreditato anche presso l’assessorato alla Salute, in via provvisoria, per potere ospitare anche lungoassistiti con patologie cronico-degenerative. Il Cda ha già inviato richiesta di convenzione con l’Asp e adesso si è in attesa di riscontro.
Il Cda ha anche varato il nuovo statuto, in attesa di approvazione da parte della Regione a cui l’atto è stato spedito nel 2010. Deliberata altresì anche la fusione con l’Ipab Bonaventura, ente commissariato e inattivo. Anche su questo si attende il responso della Regione. Dal nuovo statuto e dalla fusione tra le due Ipab la “Marano potrebbe ampliare la propria offerta e, nelle intenzioni del Cda uscente, c’è la realizzazione di un  asilo nido pubblico, che a Giarre non c’è.
Salvo Pistorio, frattanto, al sindaco ha espresso la propria disponibilità per proseguire nel mandato. Al sindaco Bonaccorsi spetta, adesso, indicare quattro membri per il nuovo Cda (un altro dovrà essere indicato dalla Curia di Acireale) scegliendo tra persone che a Giarre si sono distinte per meriti nell’attività sociale. I soggetti indicati dovranno poi essere nominati dall’assessore regionale alla famiglia.
mgl
5 settembre 2013