Secondo passo falso per il Consiglio comunale giarrese

Secondo passo falso per il Consiglio comunale giarrese. All’ordine del giorno della seduta di ieri pomeriggio c’era l’elezione dei componenti della Commissione  elettorale  comunale e la composizione delle commissioni consiliari  permanenti. Il consigliere di opposizione Raffaele Musumeci ha, in apertura di seduta, rilevato che la due proposte di delibera mancavano del parere finanziario. Ogni riunione di commissione prevede, infatti, dei costi, sia il gettone di presenza dei consiglieri che il servizio del personale comunale.
Viene votata una breve sospensione della seduta durante la quale si decide di rinviare l’assise a lunedì alle ore 11,30. Ma, rientrati in aula, al momento di votare la sospensione della seduta sino a lunedì, il consigliere di opposizioni Tania Spitaleri, per la seconda volta, rileva che la maggioranza da sola non ha il numero legale e che durante la sospensione ha pure “perso pezzi”. Tutti i consiglieri di opposizione, comprese le due consigliere di “Città Viva”, Patrizia Caltabiano e Patrizia Lionti, escono dall’aula facendo così mancare il numero legale. La seduta deve essere, quindi, rinviata di un’ora.
La maggioranza, che da sola non ha i numeri per mantenere il numero legale ad appena la seconda seduta del Consiglio comunale, non fa ben sperare. Significativa anche la presa di posizione delle due consigliere di “Città Viva” che, contribuendo a far mancare il numero legale, hanno di fatto contraddetto quanto sostenuto da alcuni manifesti apparsi ieri per le vie di Giarre, a firma della federazione dei gruppi “Per un’altra Giarre”, che fanno capo all’ex ministro Salvo Andò e a Salvo Vitale. Il manifesto stigmatizza quanto accaduto nel corso della prima seduta di Consiglio comunale, incluso il voto di Città Viva per l’elezione del presidente Francesco Longo: «I dubbiosi distinguo manifestati in campagna elettorale dalla  lista “Città Viva” – vi si legge -  lasciavano presagire che essa era di fatto organica al centro destra. Alla prima occasione ciò è apparso chiarissimo. Adesso si attende solo di conoscere  quali saranno i ritorni promessi per ottenere l'allargamento della maggioranza».
Il manifesto punta il dito anche sul voto controllato dei consiglieri di maggioranza e annuncia un’opposizione non cieca e irragionevole, ma tesa a dare vita ad una alternativa sui contenuti, anche con il coinvolgimento di  istituzioni, partiti, associazioni della società civile.
Anche ieri, in apertura di seduta, dall’opposizione i consiglieri Giovanni Gulisano e Salvo Zappalà hanno preso le distanze sulla caduta di stile verificatasi nella prima seduta del civico consesso.
MGL
10 agosto 2013

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