A ogni variazione di tensione in avaria la Tac dell'ospedale di Giarre. L'Asp: presto sarà montato lo stabilizzatore

La soddisfazione per la nuova Tac installata nell’ospedale di Giarre agli inizi di agosto è durata poco. Infatti, il presidente del Tribunale per i diritti del malato, Giuseppe Patanè, in una lettera, consegnata anche al sindaco di Giarre Roberto Bonaccorsi, segnala, infatti, alcune avarie che si sono verificate già nei primi giorni di attività della Tac e che hanno portato a dover, nuovamente, trasportare i pazienti nel vicino ospedale "Santa Venera e Santa Marta" di Acireale per effettuare delle Tac. Patanè riferisce che i problemi registrati con la Tac sono dovuti alla mancata installazione di uno stabilizzatore di tensione. «Le ambulanze – afferma Patanè - hanno portato e continuano a portare, avanti e indietro, i ricoverati dall’ospedale di Giarre a quello Acireale, per effettuare alcune tipologie di Tac  con l’ambulanza aziendale, se questa manca anche con altre private.  Tac quanto ci costi – si chiede Patanè - in termini di tempo perso per il trasporto a scapito della salute dei malati della zona jonico-etnea. Per il trasporto – continua il presidente del Tribunale per i diritti del malato - serve un infermiere che a volte non c’è; quindi si sguarniscono i reparti di preziosi infermieri, di quei pochi che non sono stati ancora dirottati altrove. Quanto ci costi in termini di soldi?».
Secondo Patanè bisogna invece far funzionare la Tac a Giarre e chiede che venga aperto il servizio anche per i pazienti esterni che sono penalizzati e costretti a recarsi a Santa Teresa, o ad Acireale, o a Catania: «Stesso discorso – dice - vale anche per la normale Radiologia preclusa agli esterni da più di un anno e così anche le ecografie».
Il presidente del Tdm spiega, infine, quale sia, a suo dire, il problema che interessa la Tac: «La verità è che ad ogni variazione di tensione che si manifesta nella rete elettrica di certa entità ne consegue un guasto nei circuiti elettronici della Tac, basta mettere in funzione lo stabilizzatore di tensione messo da parte e non ancora montato ed il risparmio è assicurato. Evidentemente ci deve essere sempre sul posto un medico addetto alla Tac anche con contrasto ed un tecnico».  
Il problema dovrebbe però essere risolto. L’Azienda sanitaria provinciale di Catania ci ha comunicato che «la Tac di Giarre è attiva e regolarmente in funzione. L’Ups, ovvero il gruppo di continuità (un’apparecchiatura utilizzata per mantenere costantemente alimentati elettricamente in corrente alternata apparecchi elettrici) sarà installato, nelle prossime settimane, dalla stessa impresa che ha curato il trasferimento della Tac dal presidio ospedaliero di Acireale al presidio di Giarre».  
Mgl
28 agosto 2013

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