Quanto è costato il trasferimento degli uffici comunali nella sede di viale Federico II di Svevia

Uffici finanziari Comune di Giarre 
L’emergenza rifiuti e il dramma degli operai senza stipendio e di contro le ingenti spese per il trasferimento degli uffici comunali nella sede di viale Federico II di Svevia sono stati i due paradigmatici argomenti trattati nell’ultima seduta della consiliatura del Consiglio comunale uscente. Da qui, da come riportare alla normalità il servizio della nettezza urbana e dalla gestione delle spese del palazzo dovrà ripartire la futura amministrazione comunale.
L’ultimo atto della consiliatura è stata la relazione sui costi del completamento e del trasferimento degli uffici nel nuovo palazzo di viale Federico II: da una spesa prevista di 350mila euro, in corso d’opera, l’importo è lievitato a dismisura per arrivare all’incredibile cifra di un milione di euro.
Dopo la relazione del Collegio dei revisori dei conti presentata nei giorni scorsi, i consiglieri hanno preso posizione politica. Nella relazione, sottoscritta da tutti i consiglieri presenti alla seduta e letta dal presidente della commissione “Trasparenza atti” Fabio Di Maria, i consiglieri sostengono che «la commissione ha potuto verificare che il dirigente Letterio Lipari ha preso in maniera autonoma decisioni nella gestione di tali somme diventate poi enormi, come se si trattasse della gestione di una cosa privata e personale, senza tenere in alcun modo conto di cosa questo avrebbe potuto causare per il futuro del bilancio che da lì a poco lo stesso dirigente avrebbe presentato con gravi problemi economici» il tutto «senza verificare che le stesse somme potessero essere spese per servizi e appalti all’esterno del palazzo per il miglioramento della vita dei cittadini, visto che lo stesso dirigente rimanda indietro agli uffici, ormai da anni,  qualsiasi richiesta di fondo economico, rispondendo con l’impossibilità di potere reperire denaro, anche piccole somme».
Per quanto riguarda le spese per il trasferimento degli uffici, la relazione della commissione ha, tra l’altro, evidenziato che molti dei servizi richiesti e poi appaltati a ditte esterne potevano essere affidati a uffici interni all’Ente. Che le determine di impegno e di liquidazione sono state pubblicate all’albo pretorio on line solo dopo che la questione era stata denunciata in Consiglio comunale e che le somme spettanti sono state liquidate in tempi brevissimi, mentre ci sono ditte che da anni attendono compensi dall’Ente. I consiglieri hanno individuato pagamenti per servizi o rifiniture non indispensabili, mentre nel contempo si paventava il dissesto finanziario del Comune e veniva redatto un piano di riequilibrio pluriennale “lacrime e sangue” che inciderà sulla vita dei giarresi.
La relazione della commissione sarà inviata alla Procura della Corte dei Conti, sezione giurisdizionale di Palermo.
mgl
18 maggio 2013

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