Protesta associazione che difende diritti famiglie malati psichiatrici per il protrarsi della chiusura del Servizio di Psichiatria nell'ospedale di Giarre

Perchè non è stata ancora riaperto il reparto di Psichiatria? Lo chiede con forza l’associazione "Oltre l'Orizzonte", impegnata per la difesa dei diritti dei malati e delle famiglie che  vivono il disagio  delle malattie psichiche. In una lettera indirizzata al commissario straordinario dell’Asp, Gaetano Sirna, la presidente dell’associazione, Santina Bucolo, chiede di sapere perchè «dopo l’esito positivo della perizia tecnica disposta dalla sua azienda, sulla stabilità della struttura, non si è ancora provveduto a rendere agibile all’utenza il reparto».
L’associazione fa presente che nell’ultimo mese dei ricoveri in regime di Trattamento sanitario obbligatorio (Tso) di cittadini del distretto di Giarre sono stati effettuati in Servizi psichiatrici della Sicilia occidentale, con grave disagio per pazienti e familiari. I pazienti da circa due mesi devono affrontare, nella precarietà e nell’emergenza, tutte le attività fornite, prima nell’ospedale di Giarre e con l’imminente estate e l’aumento di popolazione del distretto la situazione peggiorerà. «Se dovessero risultare vere – scrive la presidente Bucolo - le notizie in merito ad ulteriori lavori di miglioramento del reparto, che di sicuro non sono di tipo strutturale ma funzionale, ci permettiamo di dire che tali voci – di certo e non vere – apparirebbero ulteriori pretesti burocratici per ritardare e la fornitura di un servizio a cittadini di fascia debole».
Per l’associazione la mancata riapertura della psichiatria di Giarre può diventare, senza validi motivi, interruzione di pubblico servizio e l’associazione sarebbe pronta a manifestare nelle sedi opportune.
Il commissario dell’Asp Sirna risponde: «Nessun pretesto di tipo burocratico. Una volta acquisito il parere tecnico sulla stabilità della struttura, si sta intervenendo per il rifacimento degli intonaci e per la pitturazione. L’impresa incaricata della gestione integrata dei servizi manutentivi ha già redatto l’apposito preventivo. Si tratta di interventi di manutenzione ordinaria per il decoro degli ambienti nel rispetto della dignità dei pazienti e degli operatori. Allo stesso tempo nella perizia venivano indicati alcuni interventi urgenti di manutenzione straordinaria sui solai. Tali interventi che non riguardano la stabilità della struttura e non ostacolano il ripristino dell’attività nel reparto, sono comunque urgenti. A tal fine gli uffici hanno avviato tutte le procedure previste.
Per quanto attiene ai servizi erogati all’utenza, in atto la SPDC di Giarre opera in regime di assistenza diurna. E’ stata potenziata, in modo capillare, l’assistenza domiciliare. Laddove si rendesse necessario predisporre un Tso è stata attivata la rete presente sul territorio. Nel periodo di chiusura del reparto sono stati necessari 5 Tso. Ci scusiamo per i disagi arrecati all’utenza. Il nostro impegno è rivolto alla loro tutela».
mgl
15 giugno 2013

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