Porta i bambini al parco e vi rimane chiusa dentro

Parco Jungo - Giarre
Porta i bambini al parco e vi rimane chiusa dentro. E’accaduto alla signora Gabriella Mauro che martedì sera aveva portato al parco Jungo i due figli e il nipote, tutti sotto i quattro anni di età. La signora, avendo trovato il parco aperto, è entrata per far giocare i bambini. Verso le 19, decide di andare via ma ecco la sgradita sorpresa: il cancello del parco è stato chiuso. Chiunque lo ha chiuso non ha verificato se dentro fosse rimasto qualcuno. Insieme alla signora c’era un altro papà che aveva portato la figlioletta di tre anni. Rimasti “sequestrati” dentro il parco, hanno chiamato i Carabinieri che, a loro volta, hanno chiamato la polizia municipale del Comune di Giarre. «I vigili – racconta la signora Gabriella -  non avevano la chiave, mi hanno invitato a saltare la recinzione: ma come si fa con tre bambini che hanno meno di quattro anni e che hanno cominciato a piangere? Alla fine i vigili hanno chiamato un signore che lavora nella ludoteca comunale che si trova dentro il parco, quest’ultimo è venuto e ha aperto il cancello».
La disavventura è durata una mezz’oretta, ma come è stata possibile una cosa simile? «Dinanzi al parco – rileva la signora – non c’è alcun cartello che indichi l’orario di apertura e chiusura». La signora è originaria di Giarre ma vive in Lombardia e in questi giorni è tornata in città. Inevitabile il confronto tra Giarre e la regione in cui adesso vive: «Ogni volta che torno a Giarre la trovo sempre più degradata. Per i bambini poi non ci sono parchi con i giochi, non c’è dove portarli».
Sulla vicenda abbiamo sentito il dirigente dell’area servizi tecnici Venerando Russo, alle prese con tutte le emergenze cittadine, a partire da quella dei rifiuti. Russo, che non era al corrente dell’episodio, verificherà l’accaduto con  il personale addetto al parco.
mgl
17 maggio 2013

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