L'oratorio della chiesa madre pronto per l'estate

Gli oratori non vanno in vacanza e anzi d’estate sono ancora più vivi e ricchi di attività. E questo sarà anche d’aiuto a tante famiglie che, con la chiusura delle scuole, avranno il problema di cosa far fare ai loro figli.    L’arciprete del Duomo, don Domenico Massimino, ci racconta l’attività dell’oratorio parrocchiale: «D’estate – dice – l’oratorio non chiude i battenti ma continua le proprie iniziative, volte all’educazione umana e cristiana dei giovani e dei ragazzi e a far cultura di orientamento cristiano».
L'oratorio festivo di via Carlo Alberto
Tanti i giovani che si spendono nell’educazione dei più piccoli, con entusiasmo, passione e nel silenzio, perché, come dice il detto: «Fa più rumore un albero che cade che una foresta che cresce». Alessandra Lomeo ci racconta: «Con il grest continuiamo le attività in estate. Si terrà tre giorni la settimana, il sabato porteremo i ragazzini a mare e prevediamo di organizzare anche qualche gita».
La crisi economica entra anche dentro l’oratorio e per questo si cerca di venire incontro alle famiglie per come si può: «Capitava – continua Alessandra - che qualche famiglia non pagava la quota di iscrizione per intero e, quindi, per agevolare le famiglie, abbiamo fissato quest’anno la quota di iscrizione in 20 euro per i singoli e 15 euro per i fratelli, mentre gli anni precedenti l’iscrizione era 25 euro per i singoli e 20 euro per i fratelli».
Il direttore dell’oratorio, Don Daniele Raciti aggiunge: «Il grest si terrà dal 24 giugno al 21 luglio. Le iscrizioni si potranno effettuare il 15 e il 22 giugno. Sempre il 22, inoltre, è prevista una sagra e il 30 una recita teatrale».
«In contemporanea con il grest – soggiunge Giovanni Ion Burnic – organizzeremo un torneo di calcio, della durata di un mese, a cui parteciperanno 12 squadre. Nella prima metà agosto si terrà il campeggio a Cassone e, al rientro, pensiamo di organizzare anche un torneo di pallavolo». Nei gruppi si fa in modo che siano presenti sia educatori che educatrici: l’esperienza dimostra che i bimbi più monelli ubbidiscono solo alla figura maschile.
L’oratorio della chiesa madre ha una lunga storia:  la prima pietra fu posta nel 1920. In quasi 100 anni generazioni di giarresi sono cresciute tra queste mura, o magari lo hanno frequentato per giocarvi la partitella a calcio la domenica mattina. La manutenzione della struttura è importante, anche per salvaguardare un pezzetto di storia cittadina: «Nel corso di quest’anno – dice l’arciprete Massimino – si sono sistemati e rinnovati alcuni locali dell’oratorio, il tutto sotto la regia di don Daniele che si è impegnato per rendere più accoglienti e fruibili i locali e agevolare così le attività dell’oratorio che sono sempre finalizzate a favorire l’incontro degli uomini con Dio». 
mgl 
2 giugno 2013

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