Lavoratori in piazza, associazioni dall'assessore regionale

Ieri mattina i netturbini dell’Aimeri Ambiente sono tornati in piazza Duomo a manifestare e oggi forse ripeteranno la protesta. Con ogni probabilità, anche i lavoratori di altri 9 comuni si asterranno da lavoro, mentre a Bronte, Maletto, Maniace e Randazzo la giornata dovrebbe essere regolare.
I netturbini che lavorano nel Comune di Bronte, a seguito del protocollo d’intesa con l’Ato e l’Aimeri, venerdì dovrebbero percepire lo stipendio. Ma per gli altri, come conferma Rosario Garozzo della Fit Cisl, non ci sono novità: ormai aspettano due stipendi e tredici lavoratori, in particolare, da cinque mesi non percepiscono nulla. «Abbiamo avvisato il Prefetto – riferisce Garozzo- che chiederà spiegazioni ai Comuni per sapere come mai non hanno rispettato gli accordi presi in Prefettura». Tra i lavoratori serpeggia sfiducia. In Prefettura la maggior parte dei Comuni ha dichiarato di volere seguire l’esempio del Comune di Bronte e pagare direttamente i lavoratori che svolgono servizio nel proprio territorio. Ma un problema che potrebbe sorgere, come riferisce Garozzo, è dovuto al fatto che Ato, Aimeri e Comuni posseggono elenchi differenti dei lavoratori che prestano servizio in ogni Comune. Per questo i sindacati vogliono capire come verranno ripartiti i lavoratori nei vari comuni.
Sempre in tema di rifiuti, i rappresentanti delle associazioni Wwf jonico etneo, presieduta da Vita Raiti, e de “L’Agorà” di Giarre, presieduta da Andrea La Ganga, hanno incontrato l’Assessore regionale all’ambiente, dott. Nicolò Marino, a cui hanno consegnato le 2000 firme raccolte a sostegno di un riavvio serio della raccolta differenziata dei rifiuti nel territorio. Le due associazioni hanno esposto all’ assessore i disagi che i cittadini vivono ogni giorno e soprattutto in questo periodo, in maniera quasi drammatica. «Di contro – dicono le due associazioni - abbiamo un organismo come l’Ato totalmente incapace a gestire il servizio, impantanato tra i Comuni che, nonostante le anticipazioni ricevute dalle Regione,  non riescono a far fronte ai loro debiti e una ditta a cui, nonostante le continue e reiterate inadempienze contrattuali, non viene revocato l’affidamento del servizio». L’assessore ha confermato che a breve gli Ato scadranno e non saranno rinnovati perché si intende affidare la gestione dei rifiuti ai Comuni o a consorzi di essi. Wwf e Agorà, che si dicono lontane dalle piccole e strumentali controversie politiche, si augurano che i candidati a sindaco abbiano come priorità l’organizzazione della raccolta dei rifiuti.
mgl
14 maggio 2013

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