Il sindaco incontra i dirigenti

Prosegue la serie di incontri istituzionali del neo sindaco Roberto Bonaccorsi. Ieri il primo cittadino ha incontrato i cinque dirigenti del Comune di Giarre: «E’ stato un primo incontro formale – spiega Bonaccorsi – abbiamo fatto il quadro della situazione, ho chiesto loro come immaginano di migliorare la produttività dell’Ente e ho spiegato quali sono le mie aspettative e cosa penso sia giusto fare. Seguiranno nei prossimi giorni altri incontri».
Oggi il primo cittadino prosegue la serie di presentazioni  incontrando le forze dell’ordine; in programma, nei prossimi giorni, anche un incontro con la Curia vescovile.
Proprio ieri, mentre era in corso l’incontro del sindaco con i dirigenti, la Guardia di Finanza di Riposto si è presentata in Municipio per chiedere ufficialmente tutti gli atti riguardanti il bilancio comunale dell’esercizio 2012. E sempre ieri anche la Guardia di Finanza di Catania si è recata negli uffici finanziari di viale Federico II di Svevia richiedendo altra documentazione ancora.
Nell’ultimo periodo si sono intensificate le richieste di documentazione presentate all’Ente dalle forze dell’ordine, sia Guardia di Finanza che Carabinieri: a questo punto diventa interessante capire cosa intende fare la nuova amministrazione perché tutti gli atti del Comune siano il più trasparenti possibile. «Ho previsto nel mio programma – spiega il sindaco Bonaccorsi – l’adozione di un piano quinquennale di prevenzione della corruzione e dell’illegalità, un percorso obbligatorio per tutti gli atti, una certificazione di garanzia.
A Catania abbiamo adottato il piano anticorruzione e illegalità che non è obbligatorio per comuni sotto i 40mila abitanti ma, a Giarre sarà obbligatorio, in tempi brevissimi».
Il piano adottato dalla giunta Stancanelli a Catania prevede, tra l’altro che i dirigenti, con cadenza trimestrale, redigano un report contenente i dati nei quali vengono individuati, per ciascun procedimento di attività a maggiore rischio di corruzione, gli obblighi di trasparenza supplementari, e anche questo contribuirà a formare la valutazione del dirigente preposto. 
 Come è emerso a Catania, le attività a maggior rischio di corruzione vi sono le procedure di impiego e utilizzo di personale; gli incarichi e le consulenze; l'affidamento di commesse pubbliche, specie quelle con più elevato livello di discrezionalità. 
Sulla scia dell’esperienza catanese, nel suo programma elettorale Bonaccorsi ha previsto l’elaborazione di una dettagliata serie di interventi per prevenire il rischio di permeabilità dei settori strategici dell’Amministrazione. Il piano dovrà essere attuato dagli Amministratori, dai dirigenti, dai dipendenti e anche da concessionarie incaricati di pubblici servizi.
mgl
2 luglio 2013

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