Il discorso di ringraziamento di Salvo Andò

«Non intendiamo smobilitare: attorno a noi siamo riusciti a creare un popolo formato da tantissimi giovani che ci chiedono di continuare, e così sarà». E’ stato categorico Salvo Vitale nell’aprire ieri sera, in piazza Duomo, il comizio di ringraziamento della coalizione che ha sostenuto la candidatura a sindaco di Salvo Andò.
Sul palco insieme a Salvo Vitale e all’on.Salvo Andò, alcuni consiglieri della coalizione eletti: Salvo Zappalà, Raffaele Musumeci, Giannunzio Musumeci, e Tania Spitaleri, i tre assessori designati da Salvo Andò: Leo Patanè, Rosanna Greco e Mariano Samperi e il segretario del locale Pd, Salvo Cantarella.
Salvo Vitale ammette la delusione, ma non si sente vinto e, malgrado l’esito sfavorevole sortito dalle urne, parla del futuro: «Faremo opposizione – continua Vitale - tutte le delibere verranno inviate alla Corte dei conti. Non credo nella “Giarre contemporanea” – dice facendo riferimento allo slogan di Bonaccorsi -  se è quella che ha riportato in Municipio tutta la giunta Sodano, meno il sindaco, non più ricandidabile». E poi si toglie qualche sassolino dalle scarpe: «Ho letto su Facebook che tutti i proprietari terrieri giarresi erano con noi, che abbiamo promesso cementificazione a tutti: non abbiamo interessi da difendere, i poteri forti guardano da un’altra parte, contro di noi è stata fatta una campagna del fango unilaterale, una denigrazione mediatica che non pensavo potesse albergare nella mia città». Poi ironizza su quanti posti in giunta dovrà avere il neo sindaco Bonaccorsi per accontentare tutti, a partire da un consigliere comunale della maggioranza che già afferma che fra sei mesi sarà assessore.
«Abbiamo fatto una campagna elettorale pulita che lascerà una traccia di civiltà – ha esordito l’on.Salvo Andò –. Non abbiamo approfittato di situazioni di bisogno, né di vendere illusioni. svolgeremo la nostra funzione di forza di opposizione nelle sedi politiche e soprattutto nella società civile. Già oggi il movimento elettorale è stato convertito in associazione politica. Staremo molto in piazza e utilizzeremo le risorse messe insieme in pochi mesi. Credo che la competizione continua, i problemi non mancano: faremo tutto quello che è possibile per realizzare i punti programmatici che ci stanno a cuore. Non faremo un'opposizione a testa bassa, sarà rigorosa e ragionevole, i problemi saranno tali e tanti che occorrerà un confronto politico vero. Andremo avanti, più battaglie sociali faremo più crescerà il consenso elettorale intorno a noi». 
mgl
26 giugno 2013

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