Consiglio non approva aliquote Imu al massimo, Comune va verso il dissesto

Le aliquote Imu restano quelle dell’anno scorso, al minimo, ma il Comune si avvia verso il dissesto. Ieri mattina, infatti, il Consiglio comunale, in seduta di prosecuzione, è stato sciolto per mancanza del numero legale. L’assise doveva approvare le aliquote Imu al massimo, così come previsto dal piano di riequilibrio varato dal Consiglio comunale stesso a dicembre e che basava i suoi presupposti proprio sulle aliquote Imu al massimo, per la prima e per la seconda casa. Adesso forse solo un miracolo salverebbe l’ente dal dissesto.
Teoricamente entro il 30 giugno dovrebbe essere approvato il bilancio di previsione ed entro questa data il Consiglio potrebbe ancora approvare le aliquote Imu per il 2013: se così fosse a dicembre i cittadini pagherebbero la rata Imu di dicembre al massimo più l’aumento che non pagheranno adesso a giugno. Ma quale Consiglio dovrebbe approvare tale atto? i consiglieri uscenti, per la maggior parte ieri assenti? quelli futuri che non si sa se entro giugno si saranno insediati? Se poi verrà dichiarato il dissesto, le aliquote saranno portate al massimo e i soldi che non vengono spesi ora dai cittadini saranno ugualmente sborsati dopo. “Si rimette in discussione il piano di riequilibrio - commenta il consigliere di opposizione Josè Sorbello - il Ministero forse respingerà la proposta di ripiano del debito votata il 27 dicembre scorso e se sarà così il Comune andrà in dissesto. E’ gravissimo il fatto che la politica sia arrivata a tanto, dopo anni di spese allegre”. “Chi a dicembre ha votato il piano di riequilibrio - dice il consigliere di opposizione Tania Spitaleri - ha di fatto avallato le aliquote Imu al massimo, previste nel piano stesso. Sono gli stessi che oggi, per scopi elettorali, non si prendono le responsabilità e non votano con coerenza. Il rischio è chiaro: il dissesto finanziario del Comune. Ci lasciano una situazione finanziaria drammatica e una pressione fiscale al massimo”.
Il Consiglio comunale si era riunito anche mercoledì sera e aveva approvato un invito all’amministrazione comunale perchè revochi, in autotutela, la determina sindacale n.96 del 31/12/12 e la delibera di giunta n.38 del 30 aprile scorso, in fase di pubblicazione. E’ la quarta volta che il Consiglio, nelle ultime settimane, invita la giunta a revocare un atto. Nella proposta di delibera approvata dal civico consesso, e predisposta dal consigliere Leo Patanè, si contesta, tra l’altro, l’illegittimità della determina sindacale che stabiliva il piano degli obiettivi (perchè è un atto che compete alla giunta) e la conseguente illegittimità della delibera di giunta che la ratifica. Il Consiglio ha anche approvato il protocollo d’intesa del Patto dei Sindaci - Convenant of Mayors in merito alla promozione per la sostenibilità energetica in Sicilia applicando il programma dell’U.E. per un distretto regionale dell’energia.
mgl
10 maggio 2013

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