Comune ritira avviso per affidare immobile da destinare a bar dentro la zona artigianale

E due. Per la seconda volta il dirigente dell’area finanziaria del Comune, Letterio Lipari, sospende una procedura per l’affidamento di un immobile, avviata qualche giorno prima. Questa volta, è stata sospesa la procedura di affidamento in concessione dell’immobile sito nella zona artigianale, destinato a ospitare un bar o comunque un’attività per la ristorazione. Ad aprile, invece, era stata sospesa la procedura per l'affidamento della piscina comunale.
Contro entrambi gli atti aveva preso posizione il Consiglio comunale che aveva invitato l’amministrazione a ritirare i due avvisi. Durante una seduta del civico consesso, tra l’altro, il consigliere Fabio Di Maria aveva riferito di alcune voci secondo cui vi sarebbe stata qualche ditta predestinata a ottenere la concessione.
Nella mozione approvata dal Consiglio, predisposta dal presidente del Civico consesso Raffaele Musumeci, in particolare, si rileva che solo al Consiglio comunale compete approvare e/o modificare il piano delle alienazioni e valorizzazioni degli immobili comunali ma che nessuna proposta di delibera è in proposito pervenuta all’Ufficio di Presidenza. La mozione quindi rileva che “in palese violazione della normativa di riferimento, il Dirigente dell’area II^ dott. Letterio Lipari ha approvato l’avviso pubblico per l’affidamento in concessione dell’immobile”  e che “risulta evidentissima l’alterazione dell’iter procedimentale il quale potrà essere avviato soltanto dopo che il Consiglio Comunale avrà provveduto alla integrazione del Piano nel senso auspicato dalla Giunta Comunale con atto 17/2013, pena l’illegittimità dell’intera procedura”.
Nell’attesa di conoscere le motivazioni della sospensione dell’avviso, il presidente Musumeci intanto afferma: “Sono soddisfatto del fatto che quanto meno il dirigente ha avuto il garbo di rivedere le carte e sospendere il bando. Attendo che la giunta si riunisca per la revoca definitiva, fermo restando che invierò gli atti alla Procura e alla Corte dei Conti, così come deliberato dal Consiglio comunale”.
mgl
8 maggio 2013

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