Ati di due ditte a lavoro per pulire Giarre

5 autocompattatori, 16 vasche e una spazzatrice dai ieri sono a lavoro per pulire Giarre. Sino al 23 luglio il servizio è stato affidato ad un’associazione temporanea d’impresa tra le ditte Tech Servizi e Geoambiente. Nel frattempo l’Ato Joniambiente effettuerà la gara per affidare il servizio ad una ditta sino al 30 settembre, ultimo giorno di vita dell’Ato. Tutti riassunti i 49 lavoratori ex Aimeri che hanno mantenuto i livelli e l’anzianità di servizio. «L’amministrazione ha fatto di tutto per evitare vacanze contrattuali – dice il vicesindaco e assessore all’ecologia Salvo Patanè – come noi ci siamo impegnati per gli operai ci aspettiamo reciprocità e altrettanto impegno da parte loro verso la città. Sono in servizio mezzi adeguati, anche nuovi di fabbrica, imparagonabili a quanto ci aveva abituato l’Aimeri. Il sindaco e io, insieme a dipendenti comunali, vigileremo sul servizio».
Il sindaco Roberto Bonaccorsi preferisce che a parlare per lui siano i fatti  perchè ritiene che le persone siano stanche di annunci: attende, quindi, che la città venga del tutto ripulita e che i giarresi lo possano riconoscere: «Quando Giarre sarà pulita – dice - potremo immaginare di instaurare un rapporto di reciprocità con i cittadini».
Ieri mattina si è tenuta anche la seduta di prosecuzione del vecchio Consiglio comunale. Il presidente uscente del civico consesso, Raffaele Musumeci, sempre più calato nel ruolo di opposizione che ricoprirà nel nuovo assise consiliare, dichiara: «Abbiamo confermato l’atto d’indirizzo del 23 maggio: siamo per la gestione diretta del servizio e l’assorbimento dei dipendenti. Un’eventuale gara esperita dal Comune potrebbe portare un risparmio fino al 21% sui costi, questo consentirebbe di abbassare da subito la tassa sui rifiuti del 20-21%, semprechè gli organi politici da cui dipende l’amministrazione glielo consentano».
Nel pomeriggio nella sede dell’Ato l’assemblea dei sindaci ha approvato la transazione che chiude tutti i contenziosi con l’Aimeri per il periodo 2006-11. I membri del collegio dei liquidatori Giuseppe Cardillo e Antonello Caruso spiegano: «Si è giunti alla transazione mediante la rinuncia da parte di Aimeri dell’utile d’impresa, di tutti gli interessi e di parte del costo del servizio non riconosciuti dall’Ato. Il risparmio è di diversi milioni di euro».
17 luglio 2013
mgl

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