Volontari protezione civile a lavoro

Ripulita ieri piazza Duomo dai volontari e dai mezzi della Protezione civile. Si è dato così un segnale alla città seppellita da una spessa coltre di lapilli. Per la strada la situazione è pesante, nuvoloni di cenere si alzano al passaggio delle auto e per chi soffre di problemi alle vie aeree l’aria è irrespirabile.
Ieri, intanto erano a lavoro trenta volontari, 2 bobcat e un camion, sempre di proprietà delle associazioni di volontariato. Venerdì, sabato e domenica i volontari, provenienti da vari comuni della provincia di Catania, saranno ancora presenti sul territorio. In funzione di quanto potranno fare il Comune in conseguenza si organizzerà per completare la rimozione della cenere in tutta la città.
Ieri sono state ripulite anche le zone limitrofe a via Callipoli. La cenere raccolta viene, ancora una volta, portata nel centro di stoccaggio provvisorio, l’ex discarica di Sciara. Nell’immediato, come ci ha spiegato l’assessore alla protezione civile, Alfredo Foti, non si può fare altrimenti, visto che c’è una procedura più complicata per trasferirla nei centri di stoccaggio individuati dalla Provincia, e, comunque, sino ad ora le quantità raccolte sono ridotte.
Negli interventi di ieri per forza di cose si è data priorità alla zona che oggi sarà meta dell’incontro dei gruppi di San Pio, quindi, l’area del Palagiarre, la chiesa “Gesù Lavoratore” e il centro Cusmano ove i fedeli si sposteranno per il pranzo.
Frattanto gli scarabilli distribuiti dal Comune sul territorio sono diventate delle vere e proprie montagne di cenere. «Sarà necessario ripulire anche questi siti – afferma l’assessore Alfredo Foti - provvederemo non appena sarà attivato il servizio comunale. Gli scarabili sono stati dislocati sul territorio in convenzione con una delle ditte che li aveva messi a disposizione sino a fine maggio. Ma adesso deve alleggerire scarabili che si riempiono a seguito di un nuovo evento.
«Il sindaco – spiega Foti – ha emesso un’ordinanza che prevede di nuovo il conferimento dinanzi alle abitazione (o in aree adiecenti purchè non sia di ostacolo al transito di veicoli e pedoni) ma deve essere raccolta dentro sacchetti».
Sul permanere dell’emergenza cenere ieri è intervenuto anche il candidato sindaco Salvo Patanè che reputa inefficaci le modalità di intervento dell'amministrazione comunale, per il colpevole e negligente mancato acquisto di mezzi propri. «So che il decreto per lo stato di calamità nell'area ionico-etnea è alla firma – dice Patanè - e mi appello alla profonda sensibilità del nostro presidente affinché comprenda che i cittadini giarresi e dei comuni limitrofi hanno necessità di un aiuto forte e tangibile». Patanè da anni chiede che Comune e Provincia per la rimozione della cenere coinvolgano l'Anas, perché questo ente ha mezzi e risorse per ripulire in tempi celeri le strade.
mgl
25 aprile

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