Polemiche in Consiglio comunale sul contratto di quartiere

Il perchè dei ritardi nell’avvio dei lavori e tutte le problematiche emerse attorno al Contratto di quartiere al Carmine sono state al centro della seduta di Consiglio comunale di giovedì.
Il consigliere Tania Spitaleri, che ha proposto la discussione, ha rilevato che alcune anomalie segnalate dall’ordine degli architetti e dal dirigente dell’area urbanistica in merito ai titoli richiesti nel bando per la selezione del direttore dei lavori potrebbero dare luogo a ricorsi che potrebbero arrestare l’iter e dare alla ditta il diritto di chiedere al Comune un risarcimento. Il consigliere Josè Sorbello ha puntato il dito sul fatto che due importanti dirigenti comunali, l’arch.Russo dei “servizi tecnici” e l’ing.Leonardi degli “appalti pubblici” non si parlino. Polemiche anche per le misure ristrette degli alloggi: monovani, bivani e trivani.
Il sindaco Teresa Sodano ha spiegato che gli incarichi vengono assegnati sempre all’interno dell’Ente e che il bando per la direzione dei lavori è stato emanato dopo una nota giunta dalla Regione. Il dirigente Pina Leonardi (che è anche responsabile unico del procedimento del Contratto di quartiere) ha replicato che si è fatto quanto era possibile fare dopo che il finanziamento per il Contratto di quartiere è stato ridotto e che sono previsti tanti alloggi quanti sono i nuclei di inquilini. Poi ha ricordato di avere organizzato numerose gare, che i ricorsi rientrano nella normalità e che i bandi non sono mai perfetti. “Sulle diatribe relative alle competenze tra ingegneri e architetti - ha detto la Leonardi - potrebbero essere scritti libri”. La dirigente ha spiegato che il progetto prevede una sperimentazione antisismica degli impianti e per questo nel bando per la selezione del direttore dei lavori ha optato per la figura dell’ingegnere, ma valuterà la segnalazione dell’ordine degli architetti. Lo stesso bando è stato rettificato per ovviare all’iniziale mancato inserimento della figura del geometra.
Per il presidente del Consiglio comunale Raffaele Musumeci non è fisiologico pensare che ogni bando porti a un ricorso e che è impensabile che non ci sia comunicazione tra le aree del Comune.
Sui ritardi nell’avvio dei lavori la Leonardi ha precisato che sono stati dovuti a esigenza dell’impresa, che il Comune l’ha sollecitata e che quindi l’Ente sotto questo punto di vista è ben tutelato. E riguardo all’ampiezza dei vani la dirigente ha spiegato che molti inquilini sono persone singole.
Il Consiglio comunale ha approvato una mozione incidentale in cui invita l’amministrazione a adottare i provvedimenti necessari per evitare eventuali contenziosi che pregiudicherebbero l’iter procedurale del contratto di quartiere e porterebbero gravami per l’Ente.
mgl
6 aprile 2013

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