Disputa tra i sindacati


Il trasferimento degli abitanti degli alloggi di via Carducci a Fondachello, per consentire i lavori del Contratto di quartiere, scatena la polemica tra i sindacati degli inquilini. In una nota, infatti, il Sicet, aderente alla Cisl,  attacca il sindacato Sunia e la sua rappresentante locale, l'avv. Grazia Pulvirenti. Il Sunia, qualche giorno fa, si era opposto al trasferimento degli inquilini di via Carducci a Fondachello, chiedendo che il Comune affittasse loro, attingendo a fondi statali, delle case all'interno del territorio giarrese.
Ma il segretario generale del Sicet Catania, Carlo D’Alessandro, critica il Sunia affermando che “cercare di fare i primi della classe, al momento in cui siamo, conviene ben poco, visto che su questi finanziamenti arrivati a Giarre ne avevamo parlato svariate volte con l’amministrazione e qualche volta anche con l’avv. Pulvirenti che ha questa mania di essere protagonista di tutto sul territorio”.
D’Alessandro afferma che, aldilà delle famiglie rappresentate dalla Pulvirenti, al Sicet interessa che l’amministrazione dia un segnale chiaro di ciò che intende fare per il trasloco delle famiglie interessate e di quello che la legge prevede, affinché questo trasferimento sia non solo meno oneroso per chi deve traslocare, ma sia anche il meno disagevole, per arrivare a dare degli alloggi nei quali vi sia la tranquillità di questi nuclei familiari. “Tutto ciò che sono gli oneri e gli obblighi - afferma ancora il segretario D’Alessandro - si facciano con le forze sociali del territorio, senza che l’amministrazione tenga conto di ciò che è dichiarato dalla rappresentante del Sunia che indica numero e soggetti che solo lei rappresenta!”. Il Sunia chiede, quindi, alla dirigente comunale Pina Leonardi, in rappresentanza dell’amministrazione, di promulgare al più presto un tavolo di lavoro, per trovare, insieme, la forma di trasferimento. D’Alessandro chiede, inoltre, che si evitino protagonismi che “non servono a nessuno e che possono danneggiare coloro che, finalmente, attraverso il lavoro e la costanza avuta dall’amministrazione insieme alle forze sociali, possono beneficiare di tale ristrutturazione”.
L’avv.Pulvirenti risponde: “Preciso, per amore di verità, di non avere avuto alcun colloquio con il segretario del Sicet Carlo D'Alessandro e tanto meno con il responsabile di zona, Mario Cocuccio. E’vero, invece, che il sig. Cocuccio è intervenuto al tavolo di concertazione istituito dall'Amministrazione comunale con altre sigle sindacali per il Contratto di quartiere, l'abbattimento degli alloggi e l'avvio dei lavori. Il signor Cocuccio è intervenuto nella qualita di organizzazione sindacale Cisl”.
La Pulvirenti spiega che il Sunia ha chiesto un tavolo di concertazione per garantire il diritto all’abitazione e alla casa agli assegnatari di via Carducci e ha inviato una serie di proposte per un iter trasparente, in ossequio delle leggi, invito che “di sicuro - dice la Pulvirenti - non può arreccare alcun danno a nessuno e non costituisce segno di alcun protagonismo. Se il Sicet - prosegue l’avvocato - non ha prestato interesse alla problematica di garantire gli assegnatari non costituisce per me problema, ma non voglio fare una guerra di sigle sindacali. Nulla osta al Sicet,  se ha rappresentativa sul territorio, di formulare proposte serie e concrete negli interessi degli inquilini e degli assegnatari”.
mgl
18 aprile 2013

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