Consiglieri contro le due recenti delibere di giunta e una determina sindacale

3mila890 euro; 3mila805 euro; ben 25mila91 euro e 15mila566. Sono questi gli importi complessivi degli “sforamenti” delle bollette telefoniche di quattro cellulari di servizio in uso ad altrettanti dipendenti e collaboratori comunali nel periodo compreso tra fine 2011 sino al 2013. Giovedì la commissione trasparenza atti, presieduta da Fabio Di Maria, ha portato in Consiglio queste cifre e la sua relazione, ma in aula erano assenti gli interlocutori principali dei consiglieri: il sindaco, il dirigente finanziario Letterio Lipari e l’assessore Nicola Gangemi. All’amministrazione i consiglieri hanno chiesto di attivarsi per il recupero delle somme e intervenire e prendere provvedimenti anche verso chi doveva controllare.
La seduta ha passato al setaccio anche altri atti della giunta, a partire dalle due recenti delibere riguardanti una la conversione  dell’ex mercato dei fiori in autoparco comunale attraverso lo scomputo degli oneri di urbanizzazione relativi allo sfruttamento edilizio di un lotto di terreno che si trova a Macchia; l’altra delibera è quella con cui la giunta ha recepito la proposta di una ditta privata per la gestione, in esclusiva, degli impianti pubblicitari. Josè Sorbello ha rilevato che in genere lo scomputo degli oneri di urbanizzazione avviene con interventi che si realizzano su terreni nelle vicinanze del terreno in cui si edifica, che c’è il rischio di favorire un privato a danno del pubblico e sulla delibera sugli impianti pubblicitari ha rilevato che manca il riscontro nei riferimenti normativi citati dalla delibera, oltre della documentazione. Sorbello ha chiesto all’amministrazione di ritirare le due delibere in autotutela. Tania Spitaleri ha rilevato come queste due delibere siano state approvate da una giunta dimezzata a ridosso delle elezioni:«Politicamente avete fatto delle porcate». Ma l’assessore Pippo Donzello ha replicato: «Se rilevate delle anomalie portate le carte in Procura».
Un altro atto che farà discutere una determina sindacale relativa al piano degli obiettivi dei dipendenti per il 2012 di cui ha riferito il consigliere Leo Patanè: «Tale determina – ha detto - dovrebbe essere la n. 96 del 31/12/12. Tuttavia, l’atto non risulta registrato nel registro delle determine sindacali e non è stato mai pubblicato nell’Albo Pretorio. Questo atto è da considerare assolutamente nullo, in quanto, a parte il fatto della sua mancata registrazione e pubblicazione, la relativa competenza, ai fini della sua adozione, appartiene alla Giunta.  Tutto ciò dimostrerebbe, ancora una volta, la poca trasparenza dell’azione amministrativa del Sindaco».
mgl
20 aprile 2013

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