Centri commerciali naturali ... tre anni persi

Una speranza trasformatisi in delusione. Definisce così i Centri commerciali naturali Toni Nocita, presidente uscente del Ccn di Giarre. A tre anni di distanza dalla costituzione del Ccn giarrese, per via dei tempi della Regione Siciliana, è rimasto tutto fermo. Tre anni letteralmente persi.
«Nei giorni scorsi – racconta Nocita- dalla Regione sono stati richiesti dei documenti aggiuntivi, li abbiamo prodotti, abbiamo fatto tutto quanto ci era stato richiesto, non è mancato a noi ma questi tempi demoliscono le speranze delle imprese. Anche se adesso, immediatamente, arrivassero risorse e le risposte da parte della Regione non ci sono più le domande: in tre anni cambia tutto, sono scomparse delle aziende, altre si sono trasferite...».
Secondo quanto previsto dal decreto dell’Assessorato regionale alla Cooperazione e al Commercio, datato 9 aprile 2009 «I Ccn sono un insieme di attività terziarie private, fra loro vicine, che, agendo in rete come soggetti di un'offerta commerciale integrata mirano a riqualificare l'immagine e migliorare la vivibilità urbana negli spazi in cui operano, accrescere le capacità attrattive delle attività che ne fanno parte e migliorare il servizio offerto ai consumatori ed ai turisti».
Ma i tempi biblici per attivarli, come sottolinea Nocita, non sono conciliabili con le esigenze di imprese che stanno sul mercato.  E poi, riguardo alla peculiare situazione giarrese, l'imprenditore rileva: «Non aiuta il settore neanche l’attuale vacatio ai vertici dell’associazione di categoria, la Confcommercio, specie in un momento di crisi come quello che stiamo».
mgl
30 marzo 2013

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