Sindaco e consiglieri spiegano le buone ragioni del piano di riequilibrio


Una conferenza stampa per dare la loro versione dei fatti sul piano di riequilibrio finanziario approvato, nei giorni scorsi, dal Consiglio comunale e al centro di molte polemiche soprattutto per via dell’aumento al massimo dell’Imu. L’iniziativa è partita dal consigliere Salvo Zappalà e vi hanno aderito il sindaco Teresa Sodano, il vice Leo Cantarella e alcuni consiglieri che hanno votato a favore. «L’adesione al piano di riequilibrio – spiega  il consigliere Gaetano Cavallaro capogruppo PdS-Mpa - non ha fatto schizzare alcunchè alle stelle: il canone dell’acqua era stato aumentato dal sindaco con propria determina lo scorso ottobre. Per quanto riguarda l’Imu c’è l’impegno per portare l’aliquota della prima casa al 4,8 per mille.
Abbiamo votato questa manovra di riequilibrio per impedire che il Comune arrivasse al dissesto e che, di conseguenza, i 34 lavoratori precari dell’Ente venissero mandati a casa; ma anche per evitare che i fornitori si vedessero pagati solo il 40% di una fattura emessa al Comune, oltre le aliquote portate al massimo per cinque anni. I debiti sono stati spalmati negli anni a venire. La prossima amministrazione non potrà accampare scuse: potrà gestire serenamente il bilancio».
«Il piano di riequilibrio era necessario – ha detto il sindaco - perchè nel 2012 vi sono stati minori trasferimenti dallo Stato per 3milioni 600mila euro che dovevano essere colmati con l’aumento delle aliquote Imu, imposta disposta dal Governo. Questo aumento – come si sa – non c’è stato e quindi si è determinato uno squilibrio nel bilancio. Il ricorso alla manovra di riequilibrio ci è stato consentito dal D.L. 174/12 che consente di spalmare il disavanzo in 5 anni con l’opportunità di pianificare le spese nei 5  anni, acquisendo il consenso dei creditori.
Durante i miei mandati, complessivamente, sono stati ripianati 20milioni di euro di debiti, 7milioni 900 mila euro i debiti fuori bilancio ripianati e nel 2011 avevamo chiuso con un avanzo di amministrazione.
Il piano è già stato presentato al ministero dell’interno a Roma e ci sono stati fatti i complimenti per come è redatto. Si spera ora che in tempi brevi sia esaminato, approvato e inviato alla Corte dei conti».
«Ho parlato con gli uffici finanziari – aggiunge il consigliere Carmelo Strazzeri – e ho saputo che la struttura del bilancio è a buon punto, anche entro metà aprile potrebbe essere approvato. In sede di approvazione si potrà abbassare l’aliquota Imu per la prima casa. Per quanto riguarda la Tares il costo del servizio non è aumentato; la legge prevede che la nuova tassa sia frutto di un calcolo misto tra i metri quadrati dell’immobile e il numero dei familiari: chi produce di più dovrà pagare di più».
Maria Gabriella Leonardi
9 marzo 2013

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