Riapre la discarica che era chiusa per i rifiuti di Giarre


Riaprirà oggi la discarica della Sicula Trasporti di Lentini ove vengono conferiti i rifiuti di Giarre. La discarica aveva chiuso i battenti per via di somme arretrate che vanta nei confronti di Giarre. Ieri la situazione è stata sbloccata a seguito di un incontro tra i rappresentanti della Sicula Trasporti, De Meo e Trapani, e per il Comune, il sindaco Teresa Sodano, l’assessore Alfredo Foti, il capo di gabinetto Serena Cantale, il dirigente finanziario Letterio Lipari e la dott.ssa Anna Maria Castorina, in rappresentanza del dirigente della IV area. Come spiega una nota, dall’incontro è emerso che l’Ato ha ricevuto dal Comune di Giarre pagamenti per oltre un milione di euro ma ha versato al gestore della discarica solo 20mila euro.
«Stiamo effettuato – spiega la Sodano – un ulteriore pagamento di 400mila euro che verseremo all’Ato con l’indicazione che sia destinato esclusivamente alla discarica». Se non fosse rispettata questa destinazione il Comune agirà in via sussidiaria.
Il sindaco sottolinea che all’incontro i rappresentanti dell’Ato erano assenti. «Questa riunione– spiega - era scaturita da una richiesta che mi era stata fatta in un recente incontro, in presenza anche del dirigente dell’Ato Musso. Era stato deciso che era opportuno un confronto tra Comune, Ato e Sicula Trasporti per definire i pagamenti effettuati dal Comune direttamente alla discarica». Il Comune, infatti, a settembre ha versato 600mila euro direttamente alla discarica, ma l’Ato non li riconosce.
Ma anche se oggi la discarica riapre, i netturbini sono in sciopero, per via degli stipendi arretrati che ancora attendono.
Il sindaco Sodano rileva, tuttavia, che la situazione di Giarre è peggiore rispetto agli altri Comuni dell’Ato, benchè negli altri Comuni gli operai siano  in stato di agitazione come a Giarre. «Evidentemente – dice il sindaco - il personale a Giarre è minore, mentre invece dovrebbe essere garantita omogeneità del servizio in tutti i Comuni».
Maria Gabriella Leonardi
1 marzo 2013

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