Ordinanza sindacale indica sito stoccaggio temporaneo cenere


Ieri il commissario della Provincia regionale di Catania ha emesso l’ordinanza per lo smaltimento corretto di sabbia e lapilli ove sono indicati diversi centri di recupero e trasformazione d’inerti e alcune ditte di stoccaggio ove i Comuni dovranno poi portare la sabbia e i lapilli che rimuovono dalle strade. Ieri stesso il sindaco Teresa Sodano ha emesso una propria ordinanza in cui indica l’ex discarica di Sciara come sito scelto per lo stoccaggio temporaneo della sabbia e dei lapilli che, entro sei mesi, dovranno poi essere conferiti in uno dei centri di recupero; uno di questi, tra l’altro, si trova a Macchia di Giarre ma il Comune non aveva le risorse per portare la cenere direttamente nei centri di stoccaggio (il conferimento si paga). Tuttavia, come conferma l’assessore alla protezione civile Alfredo Foti, il conferimento della cenere nei centri di stoccaggio costa meno che in discarica.
Lo stoccaggio temporaneo della cenere nell’ex discarica di Sciara sta suscitando polemiche anche perché ignoti vi starebbero conferendo anche scarti edili e rifiuti di tutti i tipi. La discarica, peraltro, non è ancora stata bonificata. «Di recente – afferma l’assessore Foti - con il dirigente della IV siamo stati a Palermo al dipartimento energia acqua e rifiuti della Regione: abbiamo trovato la disponibilità a individuare risorse per finanziare la  caratterizzazione (cioè l’individuazione delle caratteristiche di inquinamento del terreno) e la bonifica successiva del sito. Il Comune dovrà procedere con un progetto preliminare per le indagini di caratterizzazione». L’iter è in corso ma intanto bisogna bloccare il conferimento abusivo di rifiuti nell’ex discarica. «Abbiamo dato indicazione alle ditte di chiudere i cancelli quando entrano e quando escono. Faremo una maggiore vigilanza per evitare che abusivi si introducano».
Le operazioni di rimozione della cenere nel fine settimana non si terranno: dopo le piogge la cenere bagnata non si rimuove efficacemente.
Maria Gabriella Leonardi
9 marzo 2013

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