Avvio rimozione cenere

Potrebbero iniziare anche oggi le operazioni di rimozione della sabbia
vulcanica che vedrà in azione, in tutto il territorio comunale, una
decina di ditte.
Ieri è stata emanata l’ordinanza sindacale n.17 del 2013 che dispone
l’avvio delle operazioni di pulizia e sono state predisposte, altresì,
le determine per l’affidamento dell’incarico. Il costo ipotizzato per
queste operazioni di pulizia della sabbia vulcanica è di 250mila euro,
ma forse è sottostimato.
L’avvio dell’intervento è stato volutamente ritardato di qualche
giorno per evitare che una nuova sbuffata di cenere dell’Etna
vanifichi tutto. Il dirigente della IV area “Servizi tecnici”, arch.
Venerando Russo, infatti, afferma: «Il rischio, in questi casi, è
quello di avere troppa fretta, mentre, invece, bisogna evitare di fare
delle spese per poi dovere ripetere l’intervento. E poi dobbiamo avere
la certezza della disponibilità economica prima di avviare un
intervento».
Ma se l’Etna è pur sempre imprevedibile, la sabbia provoca disagi alla
salute e alla circolazione stradale. In questi giorni, ad esempio,
come ci ha confermato il comandante della polizia municipale Maurizio
Cannavò, si sono verificati quattro incidenti riconducibili alla
presenza di sabbia vulcanica sulla carreggiata stradale; di questi
quattro incidenti uno è stato con feriti lievi.
Le dieci ditte incaricate dal Comune saranno in azione
contemporaneamente su tutto il territorio che sarà diviso in settori.
«Innanzitutto – spiega l’assessore alla protezione civile Alfredo Foti
– dovranno essere rimossi i sacchetti di cenere vulcanica per evitare
la commissione con i rifiuti a causa della quale i rifiuti non vengano
ritirati. A tal proposito, invito i cittadini a ultimare, prima
possibile, le operazioni di rimozione della sabbia dalle loro
abitazioni e di evitare di depositare i sacchetti con la cenere
vulcanica accanto ai rifiuti. Dalla scorsa domenica – aggiunge
l’assessore Alfredo Foti – in collaborazione con la Croce rossa
italiana sono state distribuite centinaia di mascherine protettive per
consentire ai cittadini di mitigare in qualche modo il contatto con le
polveri della cenere vulcanica. La medesima distribuzione, questa
volta per iniziativa dell’Amministrazione comunale, è avvenuta anche
nei tre istituti scolastici comprensivi di pertinenza dell’Ente
comunale.
Complessivamente – continua l’assessore. Ne sono state già distribuite
circa 2000 ad altrettanti studenti. Altre 1000 saranno in
distribuzione nella giornata di domani (oggi ndc)».
Ma a fare i conti con le risorse economiche per rimuovere la cenere
vulcanica dai cortili o dai tetti non è solo il Comune, ma anche i
singoli cittadini. Complice la crisi, per le vie cittadine si stanno
diffondendo annunci di persone che si propongono per la pulizia dei
tetti. In qualche modo, l’Etna da lavoro.

Maria Gabriella Leonardi
26 febbraio 2013

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