Dopo le votazioni nazionali che si tengono oggi e domani, a Giarre entrerà nel vivo la campagna elettorale per le prossime consultazioni amministrative che si terranno a maggio.
La settimana entrante, in programma c’è la presentazione pubblica della lista politica “Democratici, popolari e riformista,” una lista regionale che scaturisce da un movimento e di cui è espressione anche
un omonimo gruppo parlamentare dell’Assemblea regionale siciliana.
Ad annunciare la presentazione di questa lista è l’ex ministro Salvo Andò che, nel corso di una recente assemblea, ha manifestato la sua disponibilità a candidarsi a sindaco alle prossime elezioni comunali.
Una candidatura che - come spiega lo stesso Andò – «è espressione di
un variegato schieramento ricco di personalità che potranno aiutare
Giarre a uscire dal guado».
In tema di schieramenti l’on.Andò ha le idee chiare: «Giarre – ha
detto – ha troppi problemi per impostare una campagna elettorale su
rigide appartenenze partitiche. Bisogna, invece, trovare il modo per
valorizzare le migliori energie, aldilà degli schieramenti partitici.
Si tratta ora di costruire questa rete. Una candidatura deve essere
espressione di idee e di persone che decidono di mettersi insieme,
nell’interesse comune».
M.G.L.
24 febbraio 2013
La settimana entrante, in programma c’è la presentazione pubblica della lista politica “Democratici, popolari e riformista,” una lista regionale che scaturisce da un movimento e di cui è espressione anche
un omonimo gruppo parlamentare dell’Assemblea regionale siciliana.
Ad annunciare la presentazione di questa lista è l’ex ministro Salvo Andò che, nel corso di una recente assemblea, ha manifestato la sua disponibilità a candidarsi a sindaco alle prossime elezioni comunali.
Una candidatura che - come spiega lo stesso Andò – «è espressione di
un variegato schieramento ricco di personalità che potranno aiutare
Giarre a uscire dal guado».
In tema di schieramenti l’on.Andò ha le idee chiare: «Giarre – ha
detto – ha troppi problemi per impostare una campagna elettorale su
rigide appartenenze partitiche. Bisogna, invece, trovare il modo per
valorizzare le migliori energie, aldilà degli schieramenti partitici.
Si tratta ora di costruire questa rete. Una candidatura deve essere
espressione di idee e di persone che decidono di mettersi insieme,
nell’interesse comune».
M.G.L.
24 febbraio 2013
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