I giarresi e la cenere


Una difficile convivenza quella dei giarresi con la cenere vulcanica dell’Etna. I cittadini più zelanti che martedì si erano affrettati a ripulire terrazze e cortili dovranno tornare a spazzare tutto da capo a causa delle notti insonni del vulcano che  la notte fa piovere sabbia nera su Giarre e dintorni. Giulia Raciti nel suo negozio di ferramenta e bricolage ha già venduto diverse mascherine antipolvere: «Già in parecchi sono venuti a comprare le mascherine che proteggono dalla polvere. Qualcuno ha acquistato anche gli aspiratori per la cenere: il normale aspirapolvere con la cenere si rovina in quanto la sabbia vulcanica è molto abrasiva e quando passa nei tubi li buca». «Il problema non è solo quello di pulire la sabbia – racconta Mario Contarino, pensionato – ma anche quello di dove andarla a depositare, perché sul marciapiede, se la strada è stretta, i sacchi con le auto si spaccano. Ieri avevo già spazzato e oggi ho dovuto ripetere. Intanto non possiamo camminare sopra la sabbia e poi portarla dentro casa. Probabilmente il Comune non ha la possibilità di intervenire e la pioggia che si attende potrà combinare altri guai».
E poi c’è anche chi con tutta questa sabbia per strada ha problemi a respirare. La dott.ssa Sara Rapisarda, farmacista, spiega: «In questi casi vengono spesso persone a comprare le mascherine o qualche spray broncodilatatore. Sono soprattutto le persone asmatiche o i soggetti allergici che con le strade piene di sabbia soffrono». Daniela Magrì soffre di asma e di allergia e lamenta la poca efficienza da parte degli organi competenti: «I Comuni dovrebbero organizzarsi, tenere dei macchinari per queste evenienze, se è il caso potrebbero consorziarsi tra di loro in modo da essere pronti per le emergenze che l’Etna non ci fa mancare. A noi che soffriamo di asma, i danni alle vie respiratorie chi ce li ripagherà?».
Attrezzarsi in via permanente per le emergenze-cenere, magari insieme ad altri Comuni, è proprio l’obiettivo a cui stanno lavorando al Comune. Ieri l’assessore alla protezione civile Alfredo Foti ci ha detto: «Il Centro operativo comunale di protezione civile è rimasto aperto. Stiamo cercando di recuperare le somme per l’attività di pulizia ma di sicuro non inizierà domani (oggi ndc).
Venerdì pomeriggio, insieme ai sindaci di altri Comuni, contiamo di consegnare al presidente Rosario Crocetta, che sarà a Giarre, un documento in cui chiediamo una dotazione di mezzi e strumenti per affrontare le emergenze di questo tipo. Mezzi che magari potranno essere gestiti da un consorzio di Comuni o dalla stessa Protezione Civile».
Maria Gabriella Leonardi
21 febbraio 2013

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