Artigiani dell'Ula protestano in piazza Duomo


Sono scesi in piazza gli artigiani dell’Ula/Claai ieri mattina per protestare contro tutto ciò che opprime il loro settore. Tanti gli interventi sul palco in piazza Duomo, a partire dal vescovo di Acireale mons. Antonino Raspanti che ha detto: «E’inutile prendersela con i politici. L’attuale sistema è degradato da decenni in cui abbiamo assunto comportamenti fuori legge. Dobbiamo chiedere ai politici che pongano le condizioni per un solido sviluppo». Tra i vari interventi che si sono succeduti, Aldo Schilirò ha parato dell’elevato costo del lavoro: un operaio costa al datore di lavoro 2200 euro di cui la metà sono tasse. Mario Contarino ha puntato il dito contro l’abusivismo, da combattere e intollerabile in tempo di crisi. Salvo Toscano ha parlato della morsa di Equitalia e delle difficoltà che incontrano le imprese per ottenere il Durc, il documento di regolarità contributiva, senza il quale non si può né riscuotere né lavorare.
Presenti alla manifestazione i sindaci del comprensorio in rappresentanza dei quali è intervenuta il primo cittadino di Giarre, Teresa Sodano, che ha detto che il settore artigiano è quello che soffre di più la crisi e in cui si è registrato maggior numero di chiusure. Secondo il sindaco occorre cambiare le regole del patto di stabilità e il sistema di erogazione dei fondi europei.  «Quella di oggi è l’inizio di un percorso – ha detto il presidente dell’Ula Diego Bonaccorso – che porteremo avanti fino quando non vedremo dalla politica e dalle istituzioni più attenzione verso gli artigiani».
M.G.L.
18 febbraio 2013

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