Una lettera del dirigente finanziario infiamma il dibattito in Consiglio comunale


Una lettera del dirigente finanziario del Comune, Letterio Lipari, ha infiammato il dibattito in Consiglio comunale lunedì sera. Nella missiva, indirizzata al sindaco, il dirigente definisce lesive della propria dignità le dichiarazioni rilasciate ai media dall’assessore Giuseppe Cavallaro che accusava l’ufficio finanziario di dettare gli indirizzi politici. Lipari ha chiesto al sindaco se sussiste ancora il rapporto fiduciario per la prosecuzione dell’incarico conferitogli o di agire di conseguenza in caso contrario.
Fabio Di Maria, consigliere di riferimento dell’assessore Cavallaro, ha definito l’agire del dirigente «mediocre», dato che il Comune è sull’orlo del dissesto. Di Maria inoltre ha detto che per il trasloco e la sistemazione degli uffici comunali nella sede di viale Federico II di Svevia è stato speso quasi 1 milione di euro e lunedì, negli uffici finanziari, i consiglieri verificheranno le fatture. Di Maria ha contestato anche l’invio delle cartelle pazze la cui spedizione sarebbe costata sui 70mila euro, molte di queste cartelle sono errate e dovevano essere verificate: «Cosa farà per questo il nucleo di valutazione?» ha chiesto Di Maria secondo cui vanno sottratti i servizi a chi non li porta a buon fine e «il primo servizio da togliere – ha detto riferendosi al dott.Lipari - è la competenza sul personale».
Di diverso avviso il presidente del Consiglio Raffaele Musumeci che ha detto: «La Giunta ha utilizzato le competenze del dott.Lipari per bypassare sempre il Consiglio comunale. Ora un componente dell’esecutivo ammette pubblicamente una forma di prevaricazione: solo per il fatto di averlo dichiarato dovrebbe dimettersi insieme all’assessore che lo supporta», e il riferimento è all’assessore Leo Cantarella. Musumeci ha chiesto al sindaco di prendere posizione.
Tra i vari interventi, Gaetano Cavallaro ha rifiutato i toni da 25 aprile. Per Tania Spitaleri e Josè Sorbello quanto accaduto è colpa dell’assenza della politica. Per Leo Patanè dovrebbe dimettersi il sindaco, incapace di gestire i dirigenti, mentre per Santo Vitale se Cavallaro non condivide la linea della giunta si dimetta. 
Maria Gabriella Leonardi
23 gennaio 2013

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