Una chiesa per un giorno trasformata in sala da pranzo per una banchetto della solidarietà


Ieri a ora di pranzo la chiesa “Gesù Lavoratore” si è trasformata in un’enorme sala da pranzo per un banchetto della solidarietà a cui hanno preso parte oltre un centinaio di persone. L’iniziativa è stata promossa da una rete di organizzazioni solidali: Caritas parrocchiali, la comunità di S.Egidio, il Centro di aiuto alla vita, l’Avulss e le suore di Macchia, con la benedizione del vescovo di Acireale, mons. Antonino Raspanti. «Per il secondo anno – spiega il parroco di “Gesù Lavoratore”  don Nino Russo – stiamo organizzando questo pranzo solidale insieme alla comunità di S.Egidio. Nella nostra città molte persone sopportano la povertà con dignità e dato che il Natale è la festa della famiglia e la parrocchia è una famiglia che accoglie tutti abbiamo allestito questo banchetto dentro la chiesa, proprio a dire che ci sentiamo tutti una grande famiglia».
Il pranzo è stato preparato dai volontari che hanno condiviso il pasto alla stessa tavola degli invitati.
Per la comunità di S.Egidio il pranzo di Natale con i poveri è una tradizione nata a Roma nel 1982 nella Basilica di S.Maria in Trastevere. «A dicembre – spiega Walter Cerreti della comunità di S.Egidio – abbiamo realizzato altri pranzi a Catania, nella chiesa di Santa Chiara, sede della comunità, ad Aciplatani in chiesa madre e in altre città siciliane, oltre a feste in alcuni istituti per anziani».
Andrea Grasso, membro del gruppo ministranti e del gruppo “S.Isidro” della Chiesa madre per il secondo anno partecipa da volontario: «E’un’esperienza che lascia tanti bei ricordi  - dice - riempie di gioia vedere che puoi servire le persone e renderle felici con poco. E’ anche importante che questa iniziativa si tenga nel tempo di Natale per completare questo cammino nel migliore dei modi, servendo gli altri sul modello di Gesù».
Anche i volontari dell’Avulss sono stati coinvolti nella preparazione del pranzo: «Condividiamo lo spirito di questo pranzo – dice la presidente Valeria Ferro - per questo abbiamo accettato l’invito di padre Nino a collaborare, mettendo a disposizione risorse economiche e umane. Abbiamo di recente anche chiesto la collaborazione di alcune Caritas per realizzare un altro progetto a favore dei bisognosi».
Ogni invitato ha ricevuto un regalino e il pranzo si è concluso con l’arrivo di Babbo Natale.
mgl 
6 gennaio 2013

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