NUOVA IONIA/3 Il servizio rifiuti dopo Nuova Ionia. Come evitare la falsificazione dei formulari relativi alle quantità di rifiuti conferiti in discarica o il furto del carburante


Come evitare che, nei prossimi nove mesi di vita dell’Ato Joniambiente, possano verificarsi altri episodi come quelli emersi nell’inchiesta Nuova Ionia riguardanti, ad esempio, la falsificazione dei formulari relativi alle quantità di rifiuti conferiti in discarica o relativi al furto del carburante. Quale cittadino sarebbe, infatti, disposto a pagare una tassa sapendo che parte dei propri soldi saranno intascati dalla malavita?
Ne abbiamo parlato con il rappresentante del collegio dei liquidatori dell’Ato Joniambiente, Francesco Rubbino, che ci ha spiegato: «Per quanto riguarda i furti di carburante il danno non lo hanno subito i cittadini ma lo ha subito l’azienda appaltatrice Aimeri Ambiente. Relativamente alla falsificazione dei formulari essa dovrebbe essere limitata a un periodo di cinque mesi del 2009  durante i quali abbiamo conferito l’umido in uno stabilimento di Enna, indicatoci dalla Regione, un piccolo impianto aperto da poco. Ma se gli inquirenti accerteranno cose diverse ne prenderò atto. Nelle due discariche dove conferiamo i controlli sono serrati, vi sono ogni giorno camion in fila per essere pesati, c’è la videosorveglianza, gli autisti devono firmare, non si può sgarrare. In ogni modo, accentueremo i controlli coinvolgendo maggiormente le amministrazioni comunali perchè effettuino controlli con la polizia municipale».
Gli fa eco il dirigente tecnico dell’Ato ing.Giulio Nido: «Il primo controllo che effettuiamo è sulla coerenza dei grandi numeri delle quantità conferite, poi effettuiamo dei controlli sui carichi in partenza. Ciò che possiamo fare in più sono dei sopralluoghi, senza preavviso, nelle discariche». Il dirigente tecnico indica anche un’altra possibilità: pesare i camion in partenza nelle isole ecologiche di ogni comune per verificare che il peso della partenza e quello conferito coincidano. Ma questo controllo non può essere effettuato perché o nelle isole ecologiche non ci sono le apposite macchine per la pesatura dei camion che portano i rifiuti o direttamente, come nel caso di Giarre, non ci sono le isole ecologiche.
I cittadini pagheranno anche per i servizi non ricevuti in questi mesi, il caos rifiuti, le strade che continuano ad essere sporche? L’ing.Nido ci fa vedere l’elenco delle penali che l’Ato intende applicare all’Aimeri per i disservizi verificatisi nei comuni di Giarre, Riposto e Mascali: 81mila euro per il mese di luglio; 399mila euro per il mese di agosto, 520 mila euro per il mese di settembre, 638mila per il mese di ottobre, cifre che potrebbero però essere contestate dall’azienda.
Al momento l’Ato sta tenendo incontri con tecnici e amministratori dei vari comuni per organizzare i servizi per i prossimi mesi; non ha ancora incontrato i rappresentanti di Giarre ove è rimasto irrisolto, tra l’altro, il problema dei bidoni esposti in strada. 
Maria Gabriella Leonardi
15 gennaio 2013

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