NUOVA IONIA/2 - falsificazione formulari, furto della nafta e controlli col trucco...


A Giarre, dove la Tassa sui rifiuti è elevatissima e le strade sono piene di spazzatura, dove nel 2009 i cittadini protestarono sotto il Municipio contro l’aumento di questa tassa che ora tanti non pagano, chi per protesta, chi perché non ce la fa; a Giarre, chissà cosa ne penseranno i cittadini della fine che faceva il loro denaro, così come emerge dall’inchiesta “Nuova Ionia” e come riporta l’ordinanza del Giudice per le indagini preliminari Marina Rizza.
Falsificazione dei formulari sulle quantità di rifiuti conferiti in discarica.
La Tarsu è così cara anche perché conferire in discarica costa molto: un ritornello che più volte a Giarre si è sentito dire. In proposito è interessate un’intercettazione del 2009 tra Alfio Agrifoglio, allora direttore dell’Aimeri Ambiente per la Sicilia orientale e tra gli arrestati, e Roberto Russo, allora responsabile tecnico-operativo dell’Aimeri, già in carcere a seguito di un’altra operazione e tra i destinatari di provvedimenti restrittivi emessi per "Nuova Ionia". I due «alludono, con evidenza – scrive il Gip - ad un’operazione da essi preordinata, con la complicità di altri soggetti finalizzata a riportare nei formulari di carico/scarico dei rifiuti, da compilare all’atto dei singoli conferimenti, dati non corrispondenti ai reali quantitativi di rifiuti conferiti, ma corrispondenti invece al peso massimo di rifiuti che ciascun mezzo era in grado di trasportare ovvero che la discarica era in grado di volta in volta di ricevere». In un dialogo intercettato Russo dice: «Quando dobbiamo andare a scaricare là, gli dobbiamo fare i formulari. Quanto può portare 15000 chili? 15000 chili! Quanto può portare 18000 chili? Magari se pesa 1000. Tanto quello ce lo fa, soldi guadagna, non gli interessa».
Furto del carburante destinato ai veicoli.
«Usualmente – scrive il Gip - i rifornimenti di nafta ai camion avvenivano due giorni ogni settimana, in un numero imprecisato di occasioni uno di tali rifornimenti avveniva in realtà non già utilizzando il buono nella disponibilità della società, bensì pagando in contanti un quantitativo notevolmente inferiore di carburante, scambiando il buono che veniva ceduto al benzinaio dietro corresponsione di una quota parte del suo importo, restando l’altra parte a quest’ultimo quale compenso per la collaborazione prestata, e simulando quindi il furto del carburante, in realtà mai immesso nel mezzo, attraverso una falsa denunzia». In un altra intercettazione, Russo a un interlocutore diceva: «Facendola pulita, stretta, stretta e ti dividi i soldi col benzinaio, non te li dividi metà ciascuno, certo il regalo, perché altrimenti non converrebbe. Tu ti puoi mettere d’accordo col ragazzo, ti possono restare puliti puliti, minimo 2000 euro al mese…perché quando passi la carta…quando accucchi 6-700 euro, 1000 euro prendi e fai una denuncia che ti futteru a nafta».
Controlli col trucco.
Il capitolato d’appalto prevede che l’Ato effettui dei controlli sui servizi prestati dalla ditta appaltatrice. L’ordinanza riporta una serie di conversazioni, avvenute tra dicembre 2008 e febbraio 2009, che spiegano come avvenivano questi controlli. Vi figura anche Giuseppe Grasso, impiegato del Comune di Fiumefreddo ed ex dipendente di Joniambiente, tra gli arrestati. «Da tutte le conversazioni – commenta il Gip -emerge come il Grasso per un verso informasse il Russo, e per il tramite di questi l’Agrifoglio, in merito ai controlli che di volta in volta l’Ato Joniambiente deliberava di effettuare sul territorio per valutare l’efficienza e la produttività dell’Aimeri Ambiente nell’esecuzione dell’appalto affidatole, in modo tale da consentire a costoro di poter approntare tempestivamente i rimedi necessari a dissimulare o occultare gli eventuali disservizi».
Ieri, la Procura di Catania ha presentato un ricorso di 60 pagine al Tribunale del riesame contro tutte le parti rigettate dal Gip nella richiesta di misure cautelari dell'inchiesta Nuova Ionia. 
Maria Gabriella Leonardi
13 gennaio 2013

Commenti