INCHIESTA NUOVA IONIA - Le dichiarazioni di Rubbino, del sindaco e di Cittadinanzattiva


«Siamo fiduciosi riguardo a questa inchiesta perché farà chiarezza sul mondo dei rifiuti e sui rapporti con le discariche». Lo ha detto ieri Francesco Rubbino, rappresentante del Collegio dei liquidatori dell’Ato Joniambiente in cui opera l’azienda Aimeri Ambiente. «Il servizio è assolutamente indispensabile e non si può interrompere – afferma Rubbino -. Convocherò l’assemblea del soci e mi consulterò con il Prefetto per sapere come muovermi». Rubbino ricorda di avere, da parecchio tempo, fatto pressanti richieste all’Assessorato regionale all’Energia e dei Servizi di Pubblica per effettuare una nuova gara di appalto o diverse gare: «L’Aimeri – dice – creava inefficienze e disservizi. L’assemblea dei soci aveva deciso di non rescindere il contratto, malgrado la relazione critica del dirigente tecnico; una decisione presa per via dell’impossibilità di affidare ad altre ditte l’appalto e del quadro normativo incerto. L’Aimeri non è stata in grado di espletare il servizio: abbiamo comminato pesanti sanzioni sia per i disservizi che per la mancanza di mezzi».  
Il sindaco di Giarre, Teresa Sodano, ricorda di essere stato il socio più critico dell’Ato e non esclude la possibilità che il Comune si costituisca parte civile: «L’Amministrazione – dice - ha sempre denunciato i disservizi. Nell’ultimo anno il servizio è stato sempre più scadente, se l’Aimeri ha avuto “condizionamenti” come amministrazione non lo sappiamo: di certo abbiamo fatto contestazioni, interventi sostitutivi e tutto ciò che era in nostro potere».
Ieri gli inquirenti sono stati al Comune: «So che sono andati all’urbanistica – dice il sindaco - hanno voluto copie dei contratti, tutto quello che riguarda le pratiche amministrative, le segnalazioni dei disservizi. Mi diceva il dirigente che hanno riempito una macchina di carpettoni! abbiamo l’ufficio tutela ambientale, abbastanza efficiente, e ogni giorno effettua sopralluoghi e segnalazioni». E adesso? «Joniambiente – dice la Sodano - deve prendere delle decisioni, chi ci deve garantire adesso il servizio? Se l’Aimeri ha problemi immediatamente l’Ato dovrebbe affidarlo ad altri».
Tra le prime reazioni all’inchiesta vi è quella di Alfredo D’Urso di Cittadinanzattiva, candidato sindaco di Sel:« Più volte abbiamo denunciato nel settore rifiuti si muovano interessi criminali favoriti dalla opacità e dalla mancanza di controlli del sistema delle Ato che ci ha portati ad avere la spazzatura per le strade, senza che la differenziata sia riuscita a partire con costi di gestione pagati dai cittadini con una Tarsu a peso d'oro e debiti elevatissimi verso le imprese.
E' evidente la responsabilità politica di chi ha permesso e consentito questo perverso sistema».
11 gennaio 2013
Maria Gabriella Leonardi

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