Tecnici della Pubbliservizi assistono al crollo di una pensilina durante un sopralluogo all'Ipsia


L’ultima notizia è il crollo, in diretta, di una pensilina proprio durante il sopralluogo dei tecnici della Pubbliservizi, inviati dalla Provincia regionale di Catania per individuare gli interventi necessari nel plesso “Majorana” dell’Istituto professionale di stato per l’industria e l’artigianato “Majorana – Sabin” di Giarre. I due tecnici si trovavano sul tetto del plesso di viale Libertà 151 per verificare le condizioni della guaina, quando, all’improvviso, si sono staccati alcuni calcinacci precipitando a terra, sotto le finestre delle aule scolastiche. Una circostanza che, una volta di più, dimostra l’urgenza con cui si richiede l’intervento della Provincia regionale di Catania, ente proprietario dell’immobile e competente  della manutenzione.
Il prof. Carmelo Clienti, docente della scuola e anche responsabile del servizio prevenzione e protezione dell'istituto (Rspp) ci riferisce: «Sono crollati dei tratti ammalorati della facciata che avevamo già segnalato alla Provincia da tempo, vista la pericolosità. Questo cedimento è avvenuto in presenza dei tecnici della Pubbliservizi che stavano verificando la copertura e le condizioni della guaina. Proprio mentre erano sul tetto della scuola è avvenuto questo crollo di calcinacci caduti nella zona delle caldaie. Non abbiamo potuto che aggiungere quest’ulteriore crollo all’elenco che abbiamo presentato al capo di Gabinetto della Provincia, dott.Ferraro». E meno male che nessuno si trovava sotto l’area interessata.
Il dirigente scolastico prof.ssa Monica Insanguine ribadisce l’urgenza con cui deve intervenire la Provincia: «I tempi di organizzazione da parte dell’Ente provinciale – dice - possono essere pianificati in lunghi periodi quando si tratta di lavori di ordinaria manutenzione. Ma qui la situazione è straordinaria, è necessario un intervento urgente e non ci possono essere deroghe, non possiamo aspettare Babbo Natale!». Il riferimento è all’incontro che una delegazione di studenti e docenti ha avuto, qualche giorno fa, con il capo di gabinetto della Provincia durante il quale la delegazione ha appreso che i lavori nella scuola inizieranno entro Natale.
Gli ultimi crolli che si sono verificati nel plesso fortunatamente non hanno causato danni a persone, ma il rischio corso è stato alto. E lo hanno ben presente gli studenti del “Majorana – Sabin” che, in uno striscione, hanno scritto “Non vogliamo finire come Torino”; ed è chiaro il riferimento al liceale torinese morto nel 2008 a scuola a causa del crollo del soffitto di un’aula.
Nel plesso mutilato di tutti i locali e gli ambienti inaccessibili per via dei crolli o perché ritenuti non sicuri, si vive il problema della qualità della didattica. Infatti, a causa del cedimento del controsoffitto dei laboratori, avvenuto il 22 settembre 2011, gli studenti dell’Ipsia non hanno potuto più fruire dei laboratori. Ma un istituto professionale senza laboratori è una contraddizione in termini: i ragazzi vi si iscrivono per imparare un mestiere e un mestiere si impara facendolo. Come se non bastasse, a rischio ci potrebbe anche essere la fruibilità della palestra, e per degli adolescenti l’attività fisica è fondamentale per la loro crescita.  
Per questo il timore dei docenti è che cali il numero delle iscrizioni e che i genitori decidano di portare i loro figli altrove. L’Ipsia di Giarre non può più aspettare
m.g.l.
18 novembre 2012

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